Approda in Parlamento il caso delle rampe sui ponti di Venezia

VENEZIA. Approda a Roma il caso delle rampe della Venice Marathon, che la soprintendenza di Venezia ha intimato al Comune ora di rimuovere, a sei mesi dalla manifestazione: rampe che versano in pessimo stato di manutenzione, non sono a norma quanto a pendenze e balaustre, ma che rendono la vita più comoda alle persone con difficoltà a camminare, siano disabili, anziani o genitori con i passeggini. Tanto che il Comune - rimossa quella alla Pietà - non ha ancora provveduto oltre.
Il deputato pd Davide Zoggia annuncia ora che porterà la questione alla Camera, sottoforma di interrogazione, "chiedendo che le istituzioni preposte a risolvere questo problema, Amministrazione e Soprintendenza , si siedano a un tavolo comune per trovare al più presto una soluzione che garantisca, con decoro, la piena raggiungibilità di goni angolo di una delle città a più alta vocazione turistica del mondo ed evitare che persone a capacità motoria ridotta rimangano ostaggio di ponti e gradini”.
Il deputato veneziano si schiera così con il Comune: "Appoggio pienamente l’indirizzo dell’Amministrazione Comunale a mantenere in città delle passerelle mobili, removibili in qualsiasi eventualità in tempi rapidi, che permettano il superamento dei ponti a portatori di handicap, persone con mobilità ridotta, genitori con passeggini, turisti con valigie, trasportatori. Questa è una battaglia di civiltà".
Al sondaggio che abbiamo lanciato tra i nostri lettori, hanno risposto in 970: il 3 per cento vuole che le passerelle restino dove sono, il 32 per cento vuole siano tolte giudicandole incompatibili con Venezia, il 31 per cento è per toglierle, ma vorrebbe venissero sostituite, dove possibile, con strutture di design. Un problema delicato quello dell'abbattimento delle barriere architettoniche in una città storica con 400 ponti: quel che è certo, è che le passerelle della venice Marathon erano state realizzate per durare qualche mese e ora versano in condizioni precarie.
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