Antenna Wind, «blindata» l'area

Domani al Tar il contenzioso tra il Comune e l'azienda telefonica
L’area dove venivano parcheggiate le roulotte e dove la Wind vuole piazzare l’antenna è stata sgomberata
L’area dove venivano parcheggiate le roulotte e dove la Wind vuole piazzare l’antenna è stata sgomberata
 
PRA' SECCO.
È stato sgomberato il deposito di camper e caravan all'angolo di via Canazei, all'incrocio tra la 14bis e via Pasqualigo, dove Wind-Ericsson vorrebbe installare il ripetitore di telefonia mobile, contestato dagli abitanti. Chi passa lungo il marciapiede può rendersi conto che i mezzi parcheggiati, nonostante l'area fosse in corso di acquisizione da parte del Comune, non ci sono più. Un lavoro lungo e certosino quello degli uffici dello Sportello Unico Edilizia residenziale e attività produttive, che hanno dovuto contattare uno ad uno tutti i locatari che avevano un contratto con il precedente proprietario e che pagavano un affitto, ignari della vertenza tra il Comune, il privato e la compagnia telefonica. Da qualche giorno il terreno è stato completamente liberato. Fuori è stato apposto un grande lucchetto e sono state saldate le due maniglie, il che significa che i singoli affittuari non hanno più la chiave per entrare ed uscire a piacimento: c'è pure un adesivo con tanto di scritta «area video sorvegliata». Sul cancello è stata attaccata una targa con la scritta «ordinanza di acquisizione 3 luglio 2009». All'interno c'è ancora un pezzo dell'antenna che non è stata montata durante l'ultimo blitz.  «Il Comune ha fatto quanto doveva - spiega Walter Basana del comitato dei residenti - i camper sono stati rimossi, a questo punto se sono stati mandati via i camper non si capisce perché non possa essere fatto lo stesso anche la compagnia telefonica, questo ci domandiamo perché questi sono i fatti che balzano agli occhi. Non vediamo come la Wind possa ancora avanzare dei diritti». «Assessore e vicesindaco - aggiunge - hanno mantenuto quanto promesso nei confronti dei cittadini, adesso sarà difficile che la Wind metta in atto nuovi blitz senza che l'amministrazione lo venga a sapere». Giovedì, nel frattempo, sarà la volta del Tar, che dovrà esprimersi in merito all'ultima sospensiva, quella richiesta dalla compagnia telefonica dopo il terzo blitz (sul merito della questione il Tar deciderà a ottobre). La battaglia per l'installazione dell'antenna all'angolo tra via Pasqualigo e via Canazei si gioca a suon di relazioni di avvocati e pronunciamenti del tribunale. Un momento cruciale per la cittadinanza, che saprà se deve attendersi ulteriori atti di forza o se può insomma dormire sonni tranquilli. Una delegazione del comitato si recherà a Venezia per attendere il verdetto (che doveva arrivare a giugno salvo poi essere rimandato a fine luglio). Complessi i risvolti della vicenda, anche perché sulla scorta del contenzioso con il Comune, la compagnia ha presentato richiesta di piantare un'altra antenna in viale Don Sturzo, nei giardinetti, richiesta peraltro già avanzata anni addietro. Ora i comitati sono due che si battono contro altrettante antenne a qualche centinaio di metri di distanza in linea d'aria. Finora il Tribunale ha dato ragione alla Ericsson in possesso di un contratto con un privato e tutelata dal Codice civile, ma questa volta Comune e cittadini sono convinti che il giudice ascolterà le loro ragioni.  

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