Ancora in Rianimazione l'anziana picchiata dal ladro

Il figlio: è una donna forte, per fortuna il femore non è rotto. Sentita dai carabinieri che indagano sul fatto
L'abitazione della donna in via Aleardi, a Mestre (foto Candussi)
L'abitazione della donna in via Aleardi, a Mestre (foto Candussi)

MESTRE. E' ancora ricoverata nel reparto di rianimazione - probabilmente domani (venerdì) verrà trasferita in un altro reparto - l’anziana di 85 anni che martedì all’ora di pranzo è stata aggredita e riempita di botte da un rapinatore. «È una donna forte, il morale è buono anche se adesso comincia a sentire di più il dolore delle botte che ha ricevuto. La buona notizia, se così vogliamo dire, è che abbiamo avuto la certezza che il femore non è rotto, anche se restano le altre fratture», racconta il figlio Moreno Semenzato che oggi è stato al capezzale della donna. La quale, lucida, è anche riuscita a indicare il posto in cui aveva lasciato quei 200 euro che aveva prelevato qualche giorno prima per le spese, e che ieri si pensava fossero parte del bottino portato via dal ladro. E invece i figli sono tornati in casa e hanno trovato i soldi nel luogo indicato dalla donna.

Tornando alle condizioni di salute dell’anziana, al di là della buona notizia che riguarda il femore, a preoccupare di più è il versamento al polmone causato da una lesione, che si aggiunge alle fratture alle mani, alla mandibola e alle costole.

Donna di 85 anni picchiata da un ladro: ricoverata in Rianimazione
MESTRE 18/11/2005 V.le Ancona omicidio (C) Bertolin Matteo richiesto da MION MESTRE 18/11/2005 V.le Ancona omicidio

I carabinieri di Mestre hanno ascoltato la donna anche oggi per cercare di raccogliere più elementi possibili utili all’individuazione del rapinatore cercando però di evitarle stress eccessivo nella ricostruzione di un episodio doloroso quale l’aggressione.

L’anziana anche ha ricordato di aver visto un uomo alto circa un metro e ottanta, con i capelli chiari e tagliati molto corti. Dalla visione dei filmati di alcune telecamere del quartiere i carabinieri hanno, al momento, ricavato una prima importante certezza: l’anziana non è stata seguita nel tragitto dal supermercato a casa - era questa una delle prima - e quindi è probabile che il ladro e rapinatore si trovasse già all’interno della palazzina dove, con i suoi arnesi da scasso, era pronto a forzare una porta per svaligiare un appartamento. Il ladro avrebbe quindi sfruttato la circostanza - per lui fortunata - dell’arrivo dell’anziana per entrarle in casa senza dover forzare la porta d’ingresso. Del resto anche la donna ha raccontato ai carabinieri e ai figli che, una volta aperto il portone, ha visto quest’uomo salire rapidamente le scale, credendo che fosse il parente di un altro condòmino del palazzo. Come noto il rapinatore, dopo che l’anziana ha aperto la porta di casa, l’ha aggredita alle spalle con la borsa degli arnesi da scasso e con pugni, spezzandole un dito per portarle via l’anello di brillati. L’anziana, svenuta, solo dopo 4 ore era riuscita a dare l’allarme.

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