«Anastasia, mi hai fatto morire di dolore»

Gli sms dell’omicida Stefano Perale la sera in cui ha capito che la ragazza russa aveva un fidanzato
MESTRE. «Buon viaggio piccola mia. Ci vediamo dopo cara». Le 19.06 del 29 ottobre 2016, così Stefano Perale scriveva un messaggino ad Anastasia Shakurova, la ragazza russa di cui si era innamorato, senza essere corrisposto, e che ucciderà nella notte tra il 17 e 18 giugno scorsi, trascinando nella spirale di morte anche il fidanzato di lei, Biagio Buonomo. Poche ore dopo quel tenero sms, l’evento che sconvolgerà l’esistenza del docente di inglese. Anastasia arriva in aeroporto a Tessera di ritorno dalla Russia, Stefano va a prenderla con un mazzo di fiori. Ma lei non lo bada, dirigendosi invece verso il suo ragazzo Biagio. Per Perale, l’inizio dell’incubo, come emerge dall’analisi del cellulare del professore di inglese chiesta dal pm Giorgio Gava.


Alle 22.49 di quel 29 ottobre 2016, Perale scrive ad Anastasia: «Il mio cuore è morto, mi hai distrutto Anastasia. Non lo meritavo affatto. Adesso mi resta un dolore immenso e una sofferenza terribile da affrontare. Non mi riprenderò mai più da questa ferita che mi hai inflitto. Grazie a te e al tuo comportamento terribile, un uomo meraviglioso che ti amava è adesso un uomo distrutto». Quattro minuti dopo: «Adesso la mia vita sarà solo cercare un modo per sopravvivere fino al giorno in cui morirò». E poi ancora: «Sto letteralmente morendo di dolore. (...) Questa serata sembra uscita dal peggiore incubo che la mente umana possa concepire». Un messaggio lunghissimo, a cui la ragazza risponde solo due giorni dopo: «Mi dispiace per quello che è successo. Non ho mai fatto doppi giochi con te perché sei una persona onesta e buona e non volevo farti del male. Ti ho sempre detto la verità che una storia tra noi sarebbe stata difficilmente realizzabile». E il 3 novembre, Perale rincara la dose: «Quando si soffre così tanto, è quasi impossibile rimanere lucidi. Lo sai che sabato notte non ho chiuso occhio? Ho sofferto dolori terribili alla testa, che mi sembrava scoppiare, e ho quasi fatto un infarto, lo sai questo?».


Intanto è alle battute conclusive la perizia psichiatrica sul docente di inglese che ha disposto la gup Marta Paccagnella. La complessità della situazione ha imposto agli specialisti di chiedere una proroga dei tempi di consegna e, quindi, è slittata a febbraio l’udienza per l’audizione dei consulenti fissata inizialmente per la metà di dicembre. La perizia rappresenta infatti un tassello fondamentale nel quadro accusatorio di Perale che deve rispondere di duplice omicidio aggravato, violenza sessuale e procurato aborto.


Rubina Bon


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