Anagrafe cittadina nella banca dati del Ministero
Il Comune di Venezia, con i suoi 260.227 residenti, dallo scorso 21 giugno è entrato a far parte dell’Anagrafe nazionale della Popolazione residente (Anpr), la banca dati nazionale nella quale confluiranno progressivamente le anagrafi comunali. «Anpr – commenta l’assessore alla Toponomastica e al decentramento, Paola Mar - è un sistema integrato che consente ai Comuni di svolgere i servizi anagrafici e di consultare o estrarre dati, monitorare le attività, effettuare statistiche, diventando un punto di riferimento unico per l'intera Pubblica amministrazione e per tutti coloro che sono interessati ai dati anagrafici, in particolare i gestori di pubblici servizi. Anpr - continua Mar - allineando i dati toponomastici, permette di concretizzare l'Anagrafe nazionale dei numeri civici e delle strade urbane (Anncsu), strumento necessario a completare la riforma del Catasto. A regime, i cittadini potranno richiedere documenti, certificati ed estratti in qualunque Comune italiano, a prescindere dal loro Comune di residenza. Venezia oggi può dialogare con tutte le realtà territoriali entrate in Anpr in modo diretto e senza lungaggini burocratiche. Sarà, ad esempio, possibile richiedere un certificato di residenza anche da parte dei non residenti, provenienti da un Comune subentrato, che dovessero essere temporaneamente a Venezia per motivi di lavoro o studio».
Tramite la società inhouse Venis spa sarà possibile integrare anche i servizi digitali nazionali, come quelli previdenziali o fiscali, nello sportello digitale «DiMe» del Comune. In questo modo i veneziani, progressivamente, potranno usare tutti i servizi pubblici da un unico sportello digitale via app da dispositivi mobili o da pc.
«Dopo molti mesi di lavoro congiunto con gli uffici dell’Anagrafe, nel weekend fra venerdì 21 e domenica 23 giugno, Venis ha migrato tutte le oltre 280mila schede anagrafiche della città senza mai chiudere gli sportelli al pubblico - commentano congiuntamente Paolo Bettio e Alessandra Poggiani, rispettivamente amministratore unico e direttrice generale di Venis - Un lavoro di squadra straordinario, in cui tutti hanno lavorato con professionalità e dedizione. La migrazione all’anagrafe unica nazionale è frutto di mesi di collaborazione tra Comune, Venis, Team Digitale e Sogei che porta benefici concreti abbattendo le barriere locali ai servizi anagrafici, e rafforzando al massimo la sicurezza dei dati. Un argomento di grande attualità specie dopo le recenti polemiche legate alle violazioni della privacy che hanno coinvolto alcune internet company mondiali».
«Grazie a questo percorso - commenta il consigliere delegato alla Smart city e Innovazione, Luca Battistella - il Comune di Venezia, con la sua società Venis, si dimostra di essere sempre più al passo coi tempi. Richiedere certificati, presentare pratiche o eseguire procedure che un tempo comportavano un importante dispendio di tempo ora è sempre più facile e fattibile in modo digitale». —
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia