Amministratore in fuga personal computer sparito

Nessuna notizia di Antoine Valli, scomparso nel nulla da 13 mesi lasciando un debito da 200 mila euro al condominio Ca’ Rossa. Nessuna traccia del pc

Ufficialmente di lui non si hanno più notizie dal 7 febbraio 2017, quando ha smesso di rispondere ai condòmini che lo chiamavano al suo cellulare. Lo smartphone suonava a vuoto, poi scattava la segreteria, dopo qualche giorno neanche più quella. Antoine Valli aveva lo studio a Noventa Padovana e gestiva condomini tra Mestre, Padova e Treviso in via Fonderia. Il più grosso, in città, era il complesso “Park Ca’ Rossa” - 197 unità tra appartamenti, negozi e attività commerciali, garage - all’incrocio tra viale Vespucci e via Ca’ Rossa, zona ex Consorzio agrario. Da qui è partita segnalazione alle forze dell’ordine: prima la scomparsa, poi la denuncia per appropriazione indebita.

Gli inquilini dello stabile dapprima lo hanno cercato, per poi rendersi conto che dietro gli ammanchi c’era un disegno. Che forse si trovavano di fronte a uno di quegli amministratori che scompare nel nulla, cancellando le tracce, senza pagare ditte e fornitori, facendo “abili” trasfusioni di denaro dal conto di un complesso residenziale all’altro, sottraendo qui e là per non destare sospetto fino al patatrac finale. Un “buco” di 200 mila euro a Mestre, che come spiega la nuova amministratrice di condominio Beatrice Edel «sono stati quasi ripianati», ammanchi a Treviso (altri 200 mila euro), a Venezia, in provincia di Padova.

Gli inquilini hanno dovuto mettere mano al portafoglio e ripagare il debito rateizzato per non incorrere in guai peggiori. Nel frattempo l’amministratore volatilizzato ha accumulato denunce su denunce.

All’inizio di settembre gli amministratori coinvolti hanno avuto accesso al suo ufficio, chiuso a chiave. Il pc all’interno non c’era più. Forse Valli, che evidentemente aveva pianificato nel dettaglio la sua “fuga” (anche il fatto che prima di potervi accedere sarebbe passato molto tempo per via della burocrazia), aveva pensato a farlo sparire. Nell’ufficio in affitto (che non pagava) solo polvere e carte ingiallite. Una volta terminate le pratiche, il locale è stato dissequestrato.

L’ex amministratore era stato condannato - ricordiamo - anche dalla giustizia sportiva per aver combinato “pasticci” con la squadra di calcio a 5 che allenava e segnalato alla Procura della Repubblica. Dove sia ora, non è dato sapere e in tanti continuano a domandarselo.

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