Amazon, un maxi polo da 200 milioni di euro capace di garantire 500 posti di lavoro

L’area interessata è di 180 mila metri quadri, 59 mila coperti Sarà ricavata una bretella collegata direttamente al casello 

il progetto

Un magazzino di smistamento merci altamente automatizzato che andrà a occupare un’area coperta di 59 mila metri quadrati, generando un traffico in entrata di circa 100-130 camion autoarticolati al giorno, con accesso diretto all’asse e dall’asse autostradale dell’A4. Sono questi i numeri che anticipano il progettato insediamento di Amazon nel comune di Roncade.

L’impatto occupazionale di questa operazione, stando a quanto presentato dai tecnici nei giorni scorsi ai consiglieri comunali, comporterebbe l’assunzione di nuovi addetti tra le 400 e le 500 unità, fino a un massimo di 535 per turno nel picco dei carichi di lavoro. L’area complessiva interessata dall’istanza preliminare presentata a inizio anno all’amministrazione guidata da Pieranna Zottarelli, comprende terreni per una superficie di 180 mila metri quadrati. L’altezza del manufatto dovrebbe essere sui 20 metri, con una punta massima di 22 metri. Per il polo di Casale si parlò di un investimento di 200 milioni di euro, la stessa cifra si sussurra che verrebbe investita a Roncade. Il destinatario finale di questo maxi capannone sarà Amazon, più precisamente Amazon Italia Logistica srl, una delle articolazioni societarie del colosso dell’e-commerce. Il proponente ufficiale è Faresí.srl, mentre il soggetto attuatore è Techbau Spa, con sede in provincia di Novara.

Questa società ha già realizzato per Amazon il polo logistico di Vercelli e il centro di distribuzione di Castelguglielmo in provincia di Rovigo, inaugurato il 21 settembre 2020: un maxi magazzino multipiano da 189 mila metri quadrati. Quello di Rovigo è il terzo centro Amazon presente in Veneto, dopo Verona e Padova. Il colosso dell’e-commerce in Veneto attualmente ha assunto 525 persone con contratti a tempo indeterminato, a cui si aggiungono ulteriori assunzioni a termine per i maggiori carichi di lavoro.

Quello di Roncade, potrebbe essere diverso dagli altri insediamenti citati perché dovrebbe avvalersi di un proprio accesso autostradale. Si arriva a stimare che circa l’80% del traffico generato dovrebbe interessare esclusivamente l’asse autostradale dell’A4.

Mercoledì scorso, è stato l’amministratore unico di Techbau, Andrea Marchiori, a illustrare ai consiglieri comunali di Roncade, collegati in videoconferenza, i dettagli dell’operazione. Le domande sul tavolo sono ancora molte. In primis la concreta praticabilità della procedura amministrativa: il nuovo polo rappresenta un’evoluzione del progetto “Ron” e in particolare l’ambito chiamato S.a. 15, a sud della Treviso Mare, che fa il paio con il progetto S.a. 14 attualmente in fase di realizzazione (nel versante nord della statale, sempre all’altezza del casello di Meolo). Stando all’inquadramento urbanistico, in vigore ormai da una decina d’anni, l’area dove dovrebbe atterrare Amazon era inizialmente destinata a ospitare un centro commerciale e una struttura alberghiera. Il progetto si potrà concretizzare solo in presenza di una variante nella destinazione d’uso dei terreni.

Il primo cittadino di Roncade mette quindi le mani avanti: «Non c’è nessuna decisione, è una proposta tutta da studiare» ribadisce Pieranna Zottarelli «e noi per correttezza abbiamo voluto condividere da subito il suo percorso con l’intera composizione del consiglio comunale e non solo. Abbiamo informato anche i comuni limitrofi e sarà nostra cura dialogare con sindacati e associazioni di categoria interessate. Per ora abbiamo ricevuto una proposta e la stiamo istruendo nelle sedi competenti».

Quale impatto avrà sul traffico della Treviso Mare? «È stato presentato uno studio sui flussi di traffico» risponde Zottarelli «che ci riserviamo di approfondire. A prescindere dall’investitore, su quell’arteria è fondamentale affrontare la problematica dei flussi di traffico, soprattutto quando torneremo alla normalità, con esodi verso il mare e i suoi servizi. Nel progetto non sono previste baie di carico per furgoncini e da quanto illustrato possiamo dedurre che la sede sarebbe utilizzata non come centro di distribuzione nel territorio, ma come hub strategico».—



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