Alzheimer, diagnosi con la Pet-Ct

Un nuovo servizio grazie alla collaborazione tra Neurologia e Medicina nucleare

MESTRE . Un nuovo caso nel mondo ogni tre secondi: questa l’incidenza del morbo di Alzheimer sulla popolazione, naturalmente anche nel Veneziano. La Usl 3 Serenissima, per fronteggiare la situazione, da tempo ha attivato vari servizi con i propri specialisti di settore, ma può contare anche su una particolare strumentazione diagnostica, la Pet-Ct, che può essere usata per la diagnosi proprio dell’Alzheimer. «Questa malattia è la più comune causa di demenza» sottolinea il primario di Neurologia dell’ospedale dell’Angelo, Rocco Quatrale. «Il recente Rapporto mondiale Alzheimer rileva che ci sono nel mondo 46,8 milioni di persone affette da una forma di demenza, che in assenza di terapie adeguate raddoppieranno nei prossimi vent’anni. I nuovi casi di demenza sono ogni anno quasi 10 milioni. In Veneto sono censiti oltre 65 mila casi, di cui oltre 50 mila collegati all’Alzheimer. A differenza di altre malattie non esiste un esame specifico per la l’Alzheimer, e l’iter diagnostico spesso richiede molto tempo. Ora un ulteriore percorso diagnostico è costituito dagli esami che si possono fare con la Pet-Ct, a cui si ricorre quando la diagnosi clinica e i più comuni esami radiologici, come Tac e risonanza magnetica, danno esiti dubbi».

A Mestre, con un investimento di quasi due milioni euro, nei mesi scorsi è stata attivata tale strumentazione, tramite l’uso di radiofarmaci specifici. «Con la Pet-Ct», assicura il primario di Medicina nucleare, Michele Sicolo, «è possibile addirittura avere informazioni sullo stato di salute dei neuroni, molto prima che avvengano cambiamenti macroscopici, o microscopicamente visibili, nella morfologia cellulare». In questo ambito l’Usl 3 può contare su una rete di medici neurologi e neurogeriatri, volontari ed enti locali attivi in questo ambito. (s.b.)

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