Altare pagano profanato a colpi di sedia

Jesolo. Raid in via Ca’ Gamba, in cinque ripresi da una telecamera e denunciati dalla polizia

JESOLO. Profanato l’altare della federazione pagana del lido di Jesolo in via Ca’ Gamba. Nel terreno messo a disposizione da Franco Santin, gli adoratori degli dei, una federazione regolarmente registrata e riconosciuta, hanno subìto un atto vandalico che ha colpito il luogo sacro in cui si ritrovano a pregare e celebrare i loro rituali, solitamente coincidenti con il cambio delle stagioni e gli equinozi.

Tanti sono gli adepti, provenienti da tutto il Veneto e dal Triveneto, che in passato hanno spiegato le origini di questo culto che precede quello cristiano e si rifà agli dei pagani. Cinque uomini sono stati già identificati dalla polizia grazie ai filmati delle videocamere. Hanno cercato per il momento di giustificarsi asserendo di essersi trovati nel bosco sacro per andare a pescare lungo il vicino canale. Ma le immagini testimoniano l’estrema violenza dei loro atti. Non è ancora chiaro il motivo di questo accanimento al vaglio degli investigatori della polizia di Jesolo che hanno raccolto vari elementi. Distrutta una statua della Nike di Samotracia a colpi di sedia. Le stesse sedie nell’area della preghiera vicino all’altare sono state danneggiate. Il proprietario dei terreni stava filmando i responsabili da una certa distanza e ha chiamato immediatamente la polizia che si è precipitata sul posto con una volante. I filmati non potevano che incastrare i cinque responsabili subito identificati e denunciati.

«Chiediamo che i responsabili siano perseguiti secondo i termini di legge», spiega il pontefice della federazione Claudio Simeoni, «Un episodio inaccettabile che ha offeso il nostro luogo di culto come mai era accaduto prima d’ora». Si pensa a una bravata da parte dei giovani, ma non si esclude neppure un vero e proprio “attentato” alla sacralità di questo bosco e contro la federazione pagana che da anni si ritrova a pregare a Jesolo. (g.ca.)

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