Allerta meteo, Costa Deliziosa va aTrieste Dodici navi in Marittima nel weekend

La Capitaneria chiude il porto, poi lo riapre. Applicata per la prima volta la nuova ordinanza sulla sicurezza della navigazione



Dodici grandi navi da crociera nel week end. La Costa Deliziosa dirottata stamattina a Trieste per le previsioni di forte vento. Un week end che ha visto in stato di allerta il porto e la Guardia Costiera. Prima volta in cui è stata applicata l’ordinanza firmata il 19 luglio scorso, dopo l’incidente sfiorato della Costa Deliziosa per le raffiche di vento. Le «misure di mitigazione» prevedono adesso che per dare il via libera all’ingresso delle navi in laguna o alla loro partenza le condizioni meteo debbano essere non pericolose nell’arco di un’ora e mezza. Il tempo necessario a percorrere il tratto dalla Marittima alla bocca di Lido alla velocità di 5 nodi. Così ieri nel pomeriggio il porto è stato chiuso per qualche ora. Riaperto intorno alle 18. Forse sarà di nuovo chiuso nel pomeriggio di oggi.

La Costa ha preferito anticipare i tempi. E ha dirottato la Deliziosa, la stessa nave che aveva rischiato il 7 luglio sorso l’impatto con lo yacht e la banchina, in Riva Sette Martiri, a Trieste. A Venezia sono comunque arrivate in questo week end la Msc Magnifica e Opera – anche questa protagonista dell’incidente, il 2 giugno scorso a San Basilio – la Celebrity, l’Aida, la Crystal. Oggi la Costa Luminosa, Msc Sinfonia e Musica, la Seaburn, Celebrity e Rapsody, la Costa Luminosa. Oltre ai battelli fluviali e agli aliscafi. Un piccolo esercito di quasi 30 mila persone in parte sbarcate per visitare la città.

E in mattinata hanno anche preso d’assalto il people mover, il trenino che collega Tronchetto, Marittima e piazzale Roma. E poi i vaporetti del servizio pubblico, i mezzi di Alilaguna, i taxi. Mentre a Roma si discute di alternative, le grandi navi passano ancora per San Marco e la Giudecca. Anche in condizioni meteo come quelle previste per oggi pomeriggio. L’ultimo incontro «istruttorio» al ministero dei Trasporti è previsto per martedì. Si dovrebbe sapere allora la soluzione provvisoria (Fusina o la banchina Lombardia a Marghera) . E quella definitiva per allontanare le navi da San Marco. In pista ci sono le soluzioni per il Lido (in mare) e Chioggia. Anche se la nave da trasporto incagliata l’altra sera – forse per la rottura del cavo di un rimorchiatore – ha riacceso le polemiche sui bassi fondali e la «necessità di scavare». «Le grandi navi da crociera non possono andare a Chioggia», dicono a una voce esponenti della Lega e del Pd, insieme a Fratelli d’Italia. La soluzione per Regione e Comune rimane Marghera. Il ministro Toninelli l’ha definita «ad alto rischio». Adesso potrebbe accettarla in via provvisoria. Anche se la preferenza del ministero rimane Fusina, dove partono oggi i traghetti Ro-Ro. Dubbi vengono espressi dal porto («Le banchine sono troppo corte») e dagli ambientalisti, trattandosi di un sito molto vicino agli impianti chimici della Versalis che hanno avuto negli ultimi tempi ripetuti guasti. —



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