Allarme smog, a rischio i falò dell’Epifania

«Il nulla della politica mette a rischio anche le tradizioni». Sull’allarme smog Legambiente Veneto Orientale attacca la politica locale incapace di assumere in questi anni azioni concrete. Con il risultato che, nell’attuale emergenza, alcuni Comuni potrebbero arrivare a vietare adesso i Pan e Vin dell’Epifania.
Di sicuro i falò saranno salvi a Musile. Anche l’amministrazione comunale di Musile ha adottato l’ordinanza con le misure per il contenimento dell’inquinamento atmosferico, in particolare per gli impianti di riscaldamento. Ma il Comune fa sapere che i falò sono salvi. «In merito all’importante e sentita tradizione dei Pan e Vin, l’amministrazione, pur tenuto conto dell’attuale situazione di inquinamento, non ritiene opportuno vietare tale pratica, radicata nei secoli», spiega il vicesindaco Vittorino Maschietto. I musilensi, però, sono invitati a prestare la massima attenzione e a rispettare le norme previste sia per i materiali utilizzabili per i falò che per il controllo delle fiamme. «Ricordiamo ai cittadini che tutti i panevin devono essere preventivamente comunicati al Comune», conclude Maschietto, «la polizia locale eseguirà controlli per evitare abusi». Per ora a divampare nel Veneto Orientale è solo la polemica. «Sono anni che parliamo di smog e che chiediamo azioni decise a contenere il traffico, a migliorare l’efficienza degli edifici e il trasporto pubblico, ad ampliare le zone pedonali e i collegamenti ciclabili», attacca Maurizio Billotto, del circolo Pascutto-Geretto di Legambiente, «poco o nulla è stato fatto. Anzi la politica, inchinandosi a lobby che rivendicano auto ovunque, ha riaperto al traffico aree pedonalizzate come a Portogruaro e continua a costruire strade, evitando di decidere per un sistema di mobilità pubblica diffusa ed efficace». Legambiente non risparmia critiche a Brugnaro («C’è un sindaco metropolitano che annuncia e poi…non fa nulla di concreto») e sottolinea come i primi cittadini avanzino in ordine sparso.
«Paradossalmente potrà essere la tradizione a mettere la politica di fronte alle proprie responsabilità, anche con scelte non elettorali ma dovute», conclude Billotto, «dalla Regione al sindaco metropolitano al piccolo Comune dovranno affrontare l’inquinamento con metodo e continuità. Diversamente scopriremo che l’incapacità di scegliere avrà prodotto una sola decisione: lo spegnimento della tradizione».
Giovanni Monforte
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