Allarme radioattivo a Porto Marghera. Poi rientra

Il carico di bauxite di un mercantile ha fatto registrare valori sproporzionati di radioattività. Sul posto nuclei speciali dei vigili del fuoco e forze dell'ordine. Area evacuata e guardata a vista. Dopo tre ore il cessato allarme. L'M5S: "Fare chiarezza su cosa passa per quelle banchine"
MARGHERA. Allarme radioattivo al Molo A di Porto Marghera. Primi di iniziare le operazioni di scarico di una nave che trasportava 26 container di bauxite è stato rilevato, sulla stessa sostanza, un valore di radioattività superiore a quello che la bauxite ha in natura.
 
A quel punto è scattato l'allarme. Sul posto vigili del fuoco del Nucleo nucleare biologico chimico e radiometria (Nbcr) di Mestre e forze dell'ordine. L’area è stata evacuata e guardata a vista. Da capire il motivo di questo valore elevato. La bauxite era diretta a delle fonderie. 
 
L'arcano è stato risolto dagli specialisti dei vigili del fuoco: il minerale aveva un valore naturale "di fondo" che ha fatto scattare le apparecchiature di controllo. Ma secondo gli esperti non si tratterebbe di un livello pericoloso per l'uomo. Dopo 3 ore è stato dato il via libera e fatto rientrare l'allarme.
 
Ma il caso ha anche uno strascico politico in Regione. La consigliera regionale del M5S Erika Baldin, da tempo interessata alle attività e alle problematiche del sito, chiede chiarezza.
«Questo non è che l'ennesimo episodio che inquieta i cittadini veneziani – tuona Baldin - inquinamento, rischio chimico, ed ora persino la radioattività. A Marghera stiamo vedendo veramente di tutto».
 
«Pretendiamo che venga fatta chiarezza su questa vicenda – dice la consigliera - chiediamo di sapere cosa è successo di preciso, quali sono i valori di radioattività registrata e vogliamo avere rassicurazioni sull'assenza di ogni contaminazione nell'area».
«Stante la grande quantità di container che transitano a Porto Marghera – conclude Baldin - chiediamo anche di sapere se questo tipo di controlli sono di tipo sistematico o a campione».
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