Allarme bullismo a Mestre: ragazzo di 11 anni picchiato da due bulli

In piazzale Candiani uno sguardo di troppo fa esplodere la reazione: la vittima in Pronto soccorso per le ferite. La denuncia della madre

MESTRE. Ancora una volta a scatenare l’aggressione è stato uno sguardo ritenuto di troppo. «Che cosa avete da guardare?», ha detto il gruppetto di bulli che aveva appena trovato tre giovani vittime - ragazzini di 11 anni, alunni di prima media - come facile bersaglio.

L’episodio risale a martedì pomeriggio, la madre di uno dei tre ha raccontato l’aggressione ai poliziotti del commissariato di Mestre mercoledì pomeriggio facendo loro vedere il referto medico del Pronto soccorso dell’ospedale dell’Angelo, che parla di 5 giorni di prognosi, a causa dei pugni ai fianchi e di un morso sopra il sopracciglio.

Martedì, dicevamo, poco dopo le 17, i tre amici di 11 anni stavano facendo una passeggiata per il centro di Mestre, quando hanno deciso di entrare al supermercato Alì, di piazzale Candiani, dove c’è anche il cinema multi-sala. Quando sono usciti dal negozio i tre amici hanno incrociato lo sguardo di un gruppetto di altri tre ragazzi, più grandi, probabilmente di 13 e 14 anni, e subito sono volate le minacce: «Cosa avete da guardare, fatevi gli affare vostri!». Uno dei tre amici di 11 anni ha provato a spiegare ai bulli che era stato un errore, che non avevano nessuna intenzione di guardarli, e che si scusavano, se il loro sguardo li avesse offesi. «Le scuse però non sono servite», racconta la madre del ragazzo morso al sopracciglio, «perché mio figlio e i due amici hanno cercato di allontanarsi, ma non ci sono riusciti, e sono stati, letteralmente, fermati e messi spalle al muro. In particolare uno degli undicenni, il figlio della mamma che denuncia l’episodio, è stato colpito con pugni al costato e morsicato. «Sono stati solo due del gruppetto», racconta ancora la madre, «ad alzare le mani».

Dopo l’aggressione il figlio della donna, sotto choc, ha anche subìto una crisi d’asma, che è riuscito a placare grazie al medicinale che teneva nello zaino. Nel tardo pomeriggio, dopo aver raccontato loro quanto accaduto, i genitori hanno portato l’undicenne all’ospedale di Mestre.

«Il problema di questa vicenda», racconta ancora la madre, «non è tanto fisico, perché si tratta di pochi giorni di prognosi, cinque giorni appunto, ma psicologico, perché mio figlio è rimasto sotto choc e nonostante siano passati alcuni giorni, non posso dire che si sia ripreso».

Il ragazzo mercoledì e ieri è andato regolarmente a scuola, ma la sua mente va continuamente a piazzale Candiani. «Come genitore mi interrogo sull’educazione che dobbiamo dare ai nostri figli», racconta la donna, «dobbiamo educarli al rispetto per l’altro o dobbiamo educarli alla legge del taglione per difendersi dalle aggressioni? Io credo di no, ma certe volte mi pongo questa domanda». Nei giorni scorsi i controlli specifici della polizia avevano portato all’arresto di tre ragazzi, un maggiorenne già noto alla polizia per una serie di denunce per maltrattamenti in famiglia, e due minorenni, oltre alla denuncia di altri nove.

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