"Allah uccidili tutti": Alfano espelle Imam di San Donà

Il video pubblicato da un istituto filo-israeliano di Washington: «Allah uccidili tutti fino all’ultimo». L'uomo interrogato dalla Digos a Venezia. La Federazione islamica del Veneto: "Via da moschee chi predica la morte". Si dissocia anche l'Imam di Treviso

SAN DONA’ DI PIAVE. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha disposto l’espulsione del cittadino marocchino Abd Al-Barr Al-Rawdhi (Raoudi Abdelbar), imam di San Donà di Piave, per grave turbamento dell’ordine pubblico, pericolo per la sicurezza nazionale e discriminazione per motivi religiosi.

L’uomo, durante la preghiera del venerdì in moschea aveva pregato Allah di uccidere tuti gli ebrei. Le sue parole sono state immortalate in un video.«A morte tutti gli ebrei». Tutti, «fino all’ultimo, senza risparmiare uno solo di loro». Questo renderebbe «felici» i musulmani.

Parole dell’imam Abd Al-Barr Al-Rawdhi, che sarebbero state pronunciate durante il sermone del venerdì nella moschea di San Donà. L'uomo è stato interrogato in mattinata dalla Digos a Venezia.

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Musulmani che si dissociano. «L'Islam è religione di pace. Via dalle moschee chi predica la morte». Lo afferma Bouchaib Tanji, presidente della Federazione Islamica del Veneto e della associazione 'Assalam' di Annone Veneto. «Approviamo - spiega, ricordando l'appoggio anche dell'associazione Migranti della Venezia Orientale onlus - la decisione del ministro Alfano, di espellere dall'Italia l'imam della moschea di San Donà di Piave».

«Non dobbiamo assolutamente lasciare passare questi messaggi di violenza». Abdallah Khezraji, vicepresidente della consulta regionale per l'immigrazione e imam di Treviso, si dice «stupito» della presa di posizione dell' Imam di San Donà di Piave, e afferma di trovarsi in accordo con la decisione del ministro Alfano di allontanarlo. «È necessario - prosegue - insistere sul dialogo per la pace e rientrare nella normalità. Questo imam ha sbagliato e deve essere allontanato. Arabi ed ebrei anche in Italia fanno parte del medesimo tessuto sociale».

Il video è stato pubblicato martedì 29 luglio sul sito del Middle East media research institute (Memri.org), organizzazione che ha la sede principale a Washington ed è vicina alla causa israeliana. Non è stato filmato dal Memri: i ricercatori dell’istituto spiegano di averlo trovato nei siti della propaganda islamista.

L'invettiva appare ispirata ai recenti scontri in Israele e nella striscia di Gaza. Il predicatore parla in arabo, ma le sue parole sono sottotitolate in inglese. Il video, che potrebbe essere stato girato venerdì 25 luglio, in queste ore è oggetto di attenta valutazione da parte degli esperti dell’Antiterrorismo del Viminale.

Da parte della comunità musulmana di San Donà però si eccepisce sulla bontà della traduzione dall'arabo all'inglese contenuta nel video americano. Si precisa che l'Imam avrebbe detto in realtà: "Allah uccida chi uccide i bambini".

Le reazioni. Il deputato veneziano della Lega Nord, Emanuele Prataviera, è stato il primo a sollevare il caso in un post sul suo facebook, preannunciando un’interogazione al ministro degli Interni, Angelino Alfano, e chiede di chiudere la moschea.

 

 

Ed ecco il post sulla pagina Facebook del gruppo della Lega Nord Veneto in consiglio regionale, in cui appare anche un commento di un cittadino islamico che si dice d'accordo con le parole dell'Imam.

 

 

 

Il sindaco di San Donà, Andrea Cereser, ha preannunciato un'indagine comunale per verificare le frequentazioni della moschea. «Stiamo facendo tutte le verifiche del caso - ha commentato Cereser - e se necessario controlleremo i frequentatori del luogo di culto ove si è svolto l'incontro religioso, che ci risultano essere membri di un'associazione culturale. A breve avremo in incontro anche con il locatario della struttura dove si sono svolti gli incontri. Il fatto ci ha comunque stupito, soprattutto per i toni, ma se il ministero ha deciso di adottare questo provvedimento avrà avuto sicuramente i suoi buoni motivi per farlo. Fermo restando che bisognerà verificare con cura le parole utilizzate nella traduzione. Ad ogni modo - ha concluso Cereser - è nostra intenzione rafforzare i rapporti islamici con le comunità del territorio, per evitare che accadano episodi di questo tipo».

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