Alla scoperta dei margherini doc

Le immagini del quartiere: grande successo della pagina Facebook

MARGHERA. La riscoperta delle proprie radici e di come è cambiato il quartiere diventa sempre più facile con l’abitudine sempre più radicata a usare internet e social network. Sono sempre di più le persone che rovistano cantine e soffitte, sfogliano vecchi album dei ricordi e portano sul computer, mettendole a disposizione di tutti, immagini che si credevano ormai perdute e lontane. In poche settimane, una delle pagine più visitate di Facebook a Venezia e non solo è diventata “Margherini Doc” che viaggia al ritmo di 20 nuovi membri al giorno. Nata da un’idea del margherino doc Massimo Montefusco, la pagina raccoglie cartoline, foto, documenti scritti della Città Giardino dai primi del Novecento fino agli anni ’80, con una vera e propria gara per riconoscere i posti e le persone ritratte e mettere in contatto dopo tanti anni chi si era perso di vista.

«Al gruppo», spiegano i moderatori della pagina, «possono iscriversi tutti coloro che vogliono parlare di Marghera e delle problematiche legate al territorio stesso. Tutti gli iscritti sono invitati inoltre a postare foto vecchie e non, anche personali, che rappresentino zone, quartieri e storia di Marghera. Uno degli scopi fondamentali è quello di far vedere ai più giovani com'era Marghera nel passato».

Alle vecchie foto di classe si affiancano così le immagini di una vecchia casa colonica sita alla fine di via Bottenigo ed abitata fino a non molto tempo fa da una famiglia contadina, tra le prime a risiedere stabilmente nella nascente Marghera: chi ha postato la foto chiede notizie e contatti, Ci sono poi immagini molto più attuali e commentate con toni anche accesi, di alcune aree di degrado della Marghera di oggi. «Siamo un gruppo aperto al dialogo», spiega Maurizio Cortese, uno degli amministratori, «ma, dopo alcuni casi nei quali le nostre pagine sono state usate per insultare, per garantire un corretto utilizzo del gruppo abbiamo redatto alcune regole comportamentali da rispettare da parte degli iscritti. Vogliamo che la pagina diventi il punto di riferimento per un dialogo tra la Marghera storica e l’attuale».

Massimo Tonizzo

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