«Alla fine dell’anno i turisti saranno più di quelli del 2015»

Mara Manente (Ciset): «Venezia città d’arte, l’euro debole e il contesto politico portano presenze sempre maggiori»
Interpress/Mazzega Venezia, 30.10.2016.- Venezia presa d'assalto dai turisti.- Pontile ACTV Rialto
Interpress/Mazzega Venezia, 30.10.2016.- Venezia presa d'assalto dai turisti.- Pontile ACTV Rialto

VENEZIA. I turisti a Venezia continuano ad arrivare in massa ed arriveranno sempre di più. Dopo la giornata campale di domenica - in cui si è dovuto chiudere per qualche tempo anche il Ponte della Libertà, per frenare l’ondata turistica - ieri è stata una giornata relativamente tranquilla, ma il problema dei flussi resta sempre una bomba a orologeria destinata prima o poi a deflagrare se non sarà disinnescata. Il Comune continua per ora le sue audizioni di proponenti di interventi sul turismo - la prossima in programma giovedì - con un calendario che non si esaurirà entro l’anno, come promesso inizialmente.

Interpress/Mazzega Venezia, 10.09.2016.-MANIFESTAZIONE "OCIO AE GAMBE CHE GO EL CAREO", ORGANIZZATA DAI RAGAZZI DEL GRUPPO GENERAZIONE '90.
Interpress/Mazzega Venezia, 10.09.2016.-MANIFESTAZIONE "OCIO AE GAMBE CHE GO EL CAREO", ORGANIZZATA DAI RAGAZZI DEL GRUPPO GENERAZIONE '90.

Ma la presidente della Commissione consiliare Cultura Giorgia Pea - che coordina le audizioni - ha già annunciato che si andrà oltre e slitta quindi anche il momento in cui la Giunta Brugnaro dovrà prendere qualche decisione sul problema turismo, se vorrà davvero farlo. Nel frattempo l’onda non si ferma e il bilancio degli arrivi dei turisti in città - giornalieri e pernottanti - sarà sicuramente al rialzo rispetto al 2015.

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Lo anticipa una studiosa attenta del fenomeno come la dottoressa Mara Manente, del Ciset, il Centro internazionale di studi sull’economia turistica dell’Università Ca’ Foscari. «I turisti a Venezia quest’anno aumenteranno» conferma Manente «perché la visita a Venezia si inserisce in una crescita generale delle presenze verso le città d’arte a livello globale, in un trend di aumento del turismo a livello mondiale. L’euro più debole rispetto al dollaro ha favorito inoltre il ritorno del turismo extraeuropeo e statunitense in particolare, che per Venezia è fondamentale. Aggiungiamoci che i fenomeni terroristici e politici hanno fatto sì che nazioni che “drenano” flussi turistici come la Francia, la Turchia, gli stessi paesi africani della fascia mediterranea abbiano visto un calo di presenze che si è riversato in parte anche sull’Italia e quindi sul Veneto e Venezia».

Questi i motivi generali, poi ci sono quelli specifici che inducono a Venire a Venezia. «D’estate l’aumento è legato anche al turismo balneare che si sposta in massa verso il centro storico in caso di cattivo tempo» spiega ancora la dottoressa Manente «mentre a primavera e in autunno Venezia è meta del cosiddetto «hub-turismo», quello che fa base in un luogo e poi si sposta per visitarli nei territori circostanti. In ogni caso gran parte dei turisti che arrivano a Venezia non sono “fidelizzati”, difficilmente torneranno. Arrivano da ogni parte del mondo per vedere sostanzialmente gli stessi luoghi - l’area Rialto-San Marco - e fare le stesse cose, per poi ripartire. Questo perché all’origine l’informazione sulla città che ricevono dai tour-operators e che acquisiscono via Internet è sostanzialmente sempre la stessa. Bisognerebbe che avessero più informazioni e più tempo a disposizione per visitare anche altri luoghi della città, orientando diversamente i flussi turistici».

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Un turismo che ormai parla quasi esclusivamente straniero - l'85 per cento degli ospiti arrivano dall'estero - e che ha superato la soglia dei 10 milioni nel 2015. In testa alla classifica delle nazionalità più rappresentate nel 2015 gli Stati Uniti (12 per cento sul totale delle presenze) seguiti da Gran Bretagna, Francia, Cina, Germania, Giappone, Spagna, Australia, Corea del Sud, che supera il Brasile, Canada e, per la prima volta tra le top 12, Argentina.

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