Alkeemia cambia proprietà Comprata da un fondo inglese

E.p.

Cambio al vertice dell’ex stabilimento Montedison di Porto Marghera. Il colosso Fluorsid ha infatti ceduto la sua controllata Alkeemia Spa e relativi asset, incluso quindi l’impianto veneziano, ad un fondo gestito da Blantyre Capital Limited. Subentrata a Solvay nello stabilimento di Porto Marghera nel 2018, la società fondata nel 1969 da Carlo Enrico Giulini è il maggior produttore a livello mondiale di fluoroderivati inorganici, con un fatturato superiore a 107 milioni di euro. Oggi ha diversi stabilimenti tra Norvegia, Regno Unito, Svizzera e Bahrein. L’impianto veneziano ha una superficie di 125 mila metri quadri e conta 80 dipendenti. Ogni anno, qui vengono prodotte 27 mila tonnellate di acido fluoridrico anidro e 100 mila tonnellate di solfato di calcio. È inoltre uno dei maggiori produttori di fluoruro di idrogeno, commercialmente noto come acido fluoridrico, nel mercato europeo. Il sito è tra i luoghi di origine, in ambito europeo, dei derivati del fluoro. L’azienda fa sapere che tutti i posti di lavoro sono confermati, così come i contratti in essere con i clienti di Alkeemia. Blantyre Capital ("Blantyre") è una società d’investimento con sede a Londra, fondata nel 2016 da Mubashir Mukadam, che gestisce capitali per oltre 1,6 miliardi di euro per conto di investitori istituzionali di grande prestigio, inclusi piani pensionistici pubblici e privati, finanziamenti, fondazioni, fondi privati. Proprio lo stabilimento Fluorsid Alkeemia di Porto Marghera era stato selezionato, a inizio anno, dal ministero dello Sviluppo Economico per il secondo Progetto di Interesse Comune Europeo (Ipcei) proprio sullo sviluppo di celle e sistemi di batteria innovativi. Con uno stanziamento complessivo di 50 milioni di euro, il progetto punta a sviluppare la produzione di batterie al litio di ultima generazione. —

E.P.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia