Al San Camillo c’è Meg strumento d’avanguardia per la riabilitazione
LIDO
La Magnetoencefalografia è uno dei punti di forza dell’Irccs San Camillo degli Alberoni. In tre anni sono state 450 le persone che ne hanno usufruito per un totale di 1. 500 referti, ma quel che è più importante, è che l’ospedale privato lidense è l’unica struttura in Italia a utilizzare questa strumentazione per la riabilitazione neurologica. Quello della Meg è un valore aggiunto e quasi esclusivo sul territorio italiano. Non a caso avvalersi della sofisticata apparecchiatura, e riuscire a garantire un numero così elevato di prestazioni, è un fattore incrementa il valore del lavoro svolto nella struttura degli Alberoni. «Poter contare su apparecchiature così all’avanguardia, come questa e altre, fa del San Camillo un centro specializzato in grado di offrire un servizio unico nel panorama italiano e assai raro a livello europeo», afferma il direttore generale Francesco Pietrobon. E Francesco Piccione, direttore di dipartimento al San Camillo, aggiunge: La Meg ci permette di vedere il funzionamento del cervello, quali aree si attivano durante i processi motori e cognitivi, cosa succede nel cervello quando si effettuano azioni come un calcolo o leggere una parola. Inoltre ci consente di osservare la funzionalità cerebrale in diretta».
L’esame non è invasivo, e si affronta ponendo la testa in una sorta di casco al cui interno ci sono quasi trecento sensori e, data la complessità dell’uso, lo staff del San Camillo ha avuto l’opportunità di sviluppare le proprie competenze in Canada, dove le potenzialità della Meg sono sfruttate appieno. La Magnetoencefalografia può essere usata per la cura dell’epilessia grazie all’individuazione del focolaio epilettico, permettendo al chirurgo di asportare la zona interessata e risolvere i casi di malattia che non rispondono correttamente alle cure mediche. Ma anche in neurochirurgia, dato che la macchina consente di mappare in maniera idonea le aree del cervello distinguendo quelle che sono sane dalle malate, evitando di interferire con aree responsabili di attività cruciali come il movimento o il linguaggio. –
S. B.
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia