Al posto dei treni, i pedali La ciclabile tra il verde

ASSEGGIANO. Festa ieri ad Asseggiano, nonostante la pioggia, per l’inaugurazione della pista ciclabile sul tracciato dell’ex ferrovia Venezia – Trento (Valsugana). E c’è la promessa, strappata da Amici della bicicletta (Fiab) e Cicloliberi al sindaco Brugnaro di prolungare il percorso fino alla Treviso Ostiglia (toccando Spinea e Martellago). Il percorso, è lungo 2,4 chilometri e largo 3,5 metri, rivestito di asfalto drenante, e collega Asseggiano a via Miranese (all’altezza del supermercato Cadoro). All’inaugurazione era presente il sindaco e cinque assessori (Renato Boraso, Francesca Zaccariotto, Massimiliano De Martin, Simone Venturini e Giorgio D’Este) assieme consiglieri comunali e municipali.
E c’erano i bambini della scuola primaria Povoledo di Asseggiano, da anni coinvolti nei progetti del Comune sulla mobilità sostenibile, come “La mia scuola va in classe A”. A loro è stata dedicata l’opera inaugurata ieri. Il primo cittadino ai giornalisti ha confermato anche altri progetti. «Vogliamo una rete infrastrutturale lenta, per bici e barche, e dialoghiamo con tutti gli enti. A Venezia la ciclabile va portata a regime, è un impegno, ma ci sono i cantieri di Rfi, finanziati dal bando periferie, per la nuova stazione di Porto Marghera e i nostri cantieri da 15 milioni di euro per la viabilità tra via Torino e il Vega. Partiamo prima noi con le rotatorie, loro ritardano un poco per evitare disagi al traffico. Servirà pazienza». Oggi un muro blocca il sottopasso alle bici ma si ovvia con un passaggio, migliorato, da via Paganello. Confermati anche i ponti sul canal Salso verso Forte Marghera e da San Giuliano ai Pili. La pista sulla Valsugana è costata 600 mila euro di fondi regionali e PonMetro. I lavori sono durati un anno dopo che nel dicembre del 2017 RFI ha consegnato ufficialmente le aree della vecchia ferrovia della Valsugana, nel tratto finale della linea, che da Asseggiano punta dritto alla stazione di Mestre attraversando l’abitato di Chirignago e della Gazzera.
«La permuta da Rfi è merito della giunta Orsoni ma poi erano mancati i fondi per l’opera. Tutto il consiglio, ricordo, vuole il prolungamento fino all’Ostiglia. Lavoriamo tutti assieme per il risultato», ricorda il consigliere Pd Rosteghin, presente con il presidente municipale Trabucco. Il percorso della pista sulla Valsugana è senza segnaletica, «per invitare pedoni e ciclisti al reciproco rispetto». Sono stati recuperati i fossati, posizionati cavidotti e pozzetti per la fibra ottica e studiati gli incroci (nove gli accessi). In via Risorgimento c’è un semaforo a chiamata. I vecchi pali ferroviari, 47, sono diventati lampioni (spesa di 72 mila euro) e con il legno recuperato sono state realizzate le panchine. Da Natale, quando sono finiti i lavori, al bar in centro ad Asseggiano sono aumentati gli incassi perché passa la gente. «La pista», ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Zaccariotto, ringraziando i tecnici, è stata realizzata rispettando i criteri ambientali con materiali compatibili e senza sprechi. La stessa attenzione verrà utilizzata per gli altri percorsi in via di realizzazione: sulla pista di via Altinia, che la settimana prossima sarà conclusa; su quella che collegherà via Torino al parco di San Giuliano passando davanti a Forte Marghera (i lavori partiranno fra un mese) e nei percorsi che collegheranno la Gazzera a Zelarino e poi fino al fiume Dese e al Terraglio». —
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