Agostini: «Venezia è sicura i problemi sono in terraferma»

VENEZIA. «La priorità dal punto di vista della sicurezza e dell’ordine pubblico in questo momento per noi e il Comune è Marghera, dove si registra una situazione di spaccio pesante. A Venezia la situazione è sicuramente migliore di prima, anche se si può naturalmente sempre fare di più e se esistono delle situazioni specifiche di disagio che comunque monitoriamo e su cui siamo pronti a intervenire. I residenti veneziani pensino a situazioni come quella di via Piave e facciano il confronto».
Il comandante della Polizia municipale Marco Agostini risponde così alle voci critiche dei comitati cittadini - da Rialto, agli Ormesini, da Santa Margherita alla Giudecca - che lamentano, specie nelle ore notturne (con l’eccezione di Santa Margherita) i disagi crescenti, specie nel fine settimana, per gli schiamazzi della movida giovanile, legati anche all’attività “senza regole” di molti locali, ma anche situazioni di ordine pubblico legate al consumo di droga, denunciando la scarsa presenza dei vigili urbani.
«Non è così», ribatte Agostini, «a Rialto i vigili urbani ci sono e intervengono nelle ore diurne, mentre non spetta a noi tutelare l’ordine pubblico nelle ore notturne. Servirebbe anche una maggiore comprensione reciproca tra residenti e esercenti, per le rispettive esigenze e anche noi cercheremo di fare la nostra parte. È vero che una parte della movida che era a Santa Margherita si è spostata verso Rialto, dopo i controlli più stretti delle forze dell’ordine, ma non ci sono situazioni di spaccio, semmai di consumo personale di stupefacenti, su cui potremo presto intervenire con maggiore efficacia grazie all’addestramento dei nuovi cani antidroga, che potranno “fiutarla” anche direttamente sulla persona».
Agostini confida anche sul nuovo regolamento di polizia urbana che il consiglio comunale sta per approvare. «Dovrebbe essere attivo entro l’anno», commenta il comandante dei vigili urbani, «e ci consentirà ad esempio agli Ormesini di intervenire sui plateatici sulle barche di fronte ai locali, che saranno vietati, ma anche di sanzionare i gestori dei locali, oltre che gli avventori per chi consuma all’esterno».
Il comandante, poi, rimanda al mittente anche l’ “accusa” del rappresentante del comitato giudecchino della scarsa presenza dei vigili urbani nel controllo del rispetto dei plateatici. «I vigili ci sono», ribatte Agostini, «e abbiamo un solo caso veramente preoccupante alla Giudecca, quello di una pizzeria, il cui gestore è stato già multato 22 volte perché continua ad allargare il plateatico».
Infine, il caso di campo Santa Margherita. «Qui i controlli continueranno e non si interromperanno», spiega ancora Agostini, «anche perché siamo consapevoli che resta una situazione delicata e che i problemi di ordine pubblico e sicurezza che abbiamo affrontato, potrebbero ripresentarsi con una minore sorveglianza. Quanto alla richiesta dei Comitati di pattuglie interforze sul territorio per i controlli, spetta al prefetto eventualmente deciderle e non a noi, ma in ogni caso in questo momento non è la situazione della città storica quella che richiede le maggiori attenzioni sul piano dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini». —
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