«Agibilità oppure vado in Procura»
L'amministratore del Centro Caravaggio si scaglia contro il Comune

L’ingresso del Centro Caravaggio
CIPRESSINA.
«Se non ricevo da questa amministrazione comunale risposte in tempi decenti, porto tutti gli incartamenti in Procura». Va giù duro Giovanni Frattale, amministratore della Caravaggio Srl, la società che ha realizzato il centro direzionale al termine di via Hayez alla Cipressina, a breve distanza dall'uscita Castellana della tangenziale di Mestre. A fare infuriare Frattale è il fatto che il Comune contesti l'assenza di agibilità della struttura. «È il cane che si morde la coda, perché tale mancanza è esclusiva responsabilità del Comune che ancora non adempie a questo passaggio burocratico, pur essendo le carte tutte in regola - spiega Frattale - Informati del fatto, sia il sindaco che i responsabili degli uffici preposti non si sono degnati di dare alcuna risposta alla Caravaggio srl». Un attacco frontale durissimo, con Frattale che difende un complesso dove hanno già trovato posto il nuovo Stinger, storico locale della terraferma, la Dainese (articoli per moto) e un ufficio che si occupa di sicurezza sul lavoro. Attività che, sempre a dire di Frattale, sono a rischio chiusura, tanto che l'amministratore chiede al Comune il pieno rispetto della convenzione firmata dalle due parti nel 2005. Convenzione che, come ricorda sempre Frattale, da una parte ha permesso a Caravaggio Srl di costruire l'omonimo centro, dall'altra ha però impegnato la società a cedere un ettaro e mezzo di terreno con il quale è stato ampliato il vicino parco Hayez. «Si facciano tutti i controlli, si chiuda anche il centro se non sono state rispettate le norme - tuona Frattale - ma non si faccia di tutto per mettere i bastoni tra le ruote a una società che è venuta da fuori per portare lavoro in questa città, procedendo a un investimento. A suo tempo la nostra società si è vista imporre dal Comune la realizzazione di opere idrauliche non conformi alla legge, tanto che questo ha portato a una bocciatura del Tar dietro ricorso di alcuni cittadini. Solo dopo la bocciatura del Tar, il Comune ha autorizzato il progetto regolarmente approvato alla società Caravaggio srl e rivelatosi idoneo a tutti gli effetti. Ora siamo stanchi. O il sindaco Orsoni e gli altri organi comunali ai quali ci siamo rivolti danno una risposta alle nostre domande, oppure mi rivolgerò alla Procura della Repubblica. È mia intenzione non solo fare pagare i responsabili per errori vecchi e nuovi ma anche di chiedere alla Procura di verificare la conformità di tutte le altre convenzioni in essere del Comune di Venezia». Un attacco frontale in grande stile, con Frattale che evidenzia come siano a rischio cinquanta posti di lavoro in un periodo economico per nulla florido.
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