Agenzie di viaggio vedono oltre la crisi «Dieci turisti per volta»

Turive vede la luce in fondo al tunnel. Il consorzio di 17 agenzie che si occupano di organizzare tour a Venezia e in laguna è riuscito a superare i mesi bui della pandemia facendo squadra e supportandosi a vicenda. «Nonostante i risultati finora siano ancora bassissimi, ripartiamo fiduciosi e all'insegna della sostenibilità» ha detto il presidente di Turive Roberto Boem. «Se prima infatti i gruppi erano composti da 30 persone, ora, per mantenere gli accessi in sicurezza, le guide si muovono in città solo con una decina di persone alla volta, con percorsi mirati e organizzati».
I numeri comunque parlano chiaro e mostrano la fatica di tante realtà che sono nate proprio grazie al turismo e che vivono di turismo: a giugno 2019 Turive aveva effettuato tour in Basilica di San Marco, nei Musei Civici e nelle isole a oltre 20 mila persone. Due anni dopo, a giugno 2021, a 1200 turisti. Sono questi i numeri dei tour e visite guidate venduti in questo periodo, ben lontani da quanto accadeva prima della pandemia. Il consorzio, costituito ancora nel 1992, è riuscito a ripartire con l'attività che vede impegnati oltre 400 addetti (contro i 230 dell’anno scorso a giugno), tra personale, guide autorizzate e collaboratori, valorizzando e gestendo la maggior parte delle escursioni a Venezia. «Le agenzie riunite in Turive hanno fatto uno sforzo notevole per rimanere aperte e continuare così a dare lavoro al personale di conseguenza a tutti gli operatori con cui collaborano» ha fatto sapere il consorzio «dalle guide ai gondolieri, dai motoscafisti ai ristoranti e quindi con le attrazioni culturali». In questo periodo sono tante le attività che stanno cercando disperatamente di tornare alla normalità, nella speranza che a un certo punto tutto possa tornare come prima. —
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