Aeroporto a rischio paralisi per la guerra degli handler

Guerra di ricorsi al Tar e scontro senza risparmio di colpi all’aeroporto Marco Polo tra gli handler che forniscono i servizi di terra alle compagnie aeree, con il rischio che da un momento all’altro l’esasperazione dei lavoratori si manifesti, come è già successo, con un’improvvisa astensione dal lavoro. Sullo sfondo c’è sempre il problema dell’applicazione della “clausola sociale”, ovvero il trasferimento dei lavoratori addetti ai bagagli e alle operazioni in rampa da un handler all’altro in occasione del cambio di contratto con una compagnia aerea.
Stavolta, però, il problema riguarda un grande numero di compagnie aeree che dovranno, in molti casi, cambiare handler in seguito all’esito del recente bando di gara, pubblicato e chiuso da Save per l’affidamento dei servizi di terra che ha ridotto da tre (Ata Airtorts, Aviapartner, Gh) a due (Gh e Aviation Service) gli handler che operano allo scalo Marco Polo. Da lunedì 5 marzo, come intimato dall’Enac (l’Ente nazionale per l’aviazione civile), Ata dovrà mettere a punto la lista con i nomi dei lavoratori che passeranno ad Aviation Service, relativi ai voli di Lufthansa, Swiss Air, Air Dolomite, El Al e Norvegian con i quali è già stato sottoscritto con i sindacati di categoria di Cgil, CIsl, Uilm, Ugl, un accordo riguardante i trattamenti del personale, in attesa che Ata e Save accettino di incontrasi per definire anche la “Clausola sociale”. Infatti, a tutt’oggi, Ata non ha fornito nessuna lista di lavoratori e, al pari di Save, non ha ancora risposto alla richiesta di incontro con il nuovo handler per «garantire la continuità dei servizi alle compagnie aeree». In alto mare è anche il futuro dei servizi di terra per compagnie aeree come Delta, Emirates, American Airline, Air Maroc che non hanno ancora sottoscritto nessun accordo con uno dei due handler (Gh Venezia o Aviation Service) che hanno vinto il bando di gara contestato dai perdenti (Aviapartner) che hanno fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale, il quale si è riservato di decidere sull’esito dl bando il prossimo 20 marzo. Intanto, ieri pomeriggio, si è tenuta un’infuocata assemblea dei dipendenti di Ata Aiports, a cominciare da quelli con un contratto a tempo indeterminato, che temono di perdere il posto di lavoro in seguito al braccio di ferro ingaggiato da Ata che sembra non voler cedere i voli e i lavoratori ad Aviation Service. I sindacati che hanno firmato l’accordo con questo nuovo hanlder hanno inviato ieri un’allarmata lettera al orefetto di Venezia, in cui lo avvisano del rischio concreto di una improvvisa paralisi dell’aeroporto veneziano a causa dell’irrisolto problema del rispetto della “clausola sociale” che lo stesso bando di gara di Save prevede, con tanto di punteggio per le società che si impegnano a rispettarla integralmente. Secondo Giampietro Antonini, del sindacato Sgb la complicata situazione creatasi al Marco Polo è una delle «conseguenze del disciplinare di gara emesso da Save per la riduzione degli handler da tre a due, alla faccia delle promesse di tutela del lavoro e dei diritti dei lavoratori occupati». —
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