Addio all’antropologo Graeber maestro del pensiero critico

L’ex professore morto per una complicanza grave all’ospedale Civile di Venezia Era stato punto di riferimento del movimento mondiale Occupy Wall Street 

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Si era dichiarato apertamente anarchico con il risultato che l’Università di Yale non gli aveva più rinnovato il contratto. Tuttavia lui, contrario a ogni definizione, non aveva mai rinnegato i suoi concetti e aveva proseguito per la sua strada, sostenuto dai tanti che condividevano la sua posizione critica verso la società contemporanea.

Mercoledì all’Ospedale Civile di Venezia è morto a 59 anni David Graeber, uno degli antropologi più conosciuti al mondo, autore di “Bullshit Jobs” e “Debito. I primi 5000 anni” tra i tanti libri che l’hanno fatto conoscere in tutto il mondo.

Il giorno prima della sua morte Graeber era molto attivo su Twitter.

Le cause del decesso sono legate a una complicanza grave legata probabilmente a una patologia pregresse. Per questo motivo sono stati autorizzati esami per capire cosa ha stroncato Graeber.

L’antropologo era a Venezia con la moglie Nika Dubrovsky, artista e scrittrice, che ieri ne ha dato notizia su Twitter: «La persona migliore al mondo, mio marito e mio amico David Graeber, è morto ieri in un ospedale a Venezia». In poche ora migliaia di messaggi di cordoglio si sono susseguiti, inclusi quelli di Jeremy Corbyn e di tanti editorialisti, giornalisti e scrittori.

Il suo pensiero ha svolto un ruolo fondamentale nel movimento Occupy Wall Street tanto da diventare un punto di riferimento per i movimenti che chiedevano un cambio di rotta.

Aveva protestato contro Il Forum economico mondiale ed era membro del sindacato Workers of the World. «La notizia ha sconvolto molti antropologi» ha detto l’antropologa Valentina Bonifacio, docente a Ca’Foscari «Si sta pensando di organizzare un momento per ricordarlo. Graeber, in ambito antropologico, era un punto di riferimento essenziale del pensiero critico contemporaneo, era un militante politico e ha scritto una riflessione critica sul capitalismo, sul neoliberalismo e sullo stato della democrazia contemporanea».

Nato nel 1961 a New York, Graeber aveva ottenuto un grande successo con il libro Bullshits Jobs in cui sostiene che ci sono tantissimi lavori senza senso. In italiano è stato tradotto “Debito. I primi 5000 anni”, dove analizza la storia del debito dall’antichità a oggi.

Nel 2015 Graeber ha pubblicato “The Utopia of Rules: On Technology, Stupidity, and the Secret Joys of Bureaucracy”, un saggio sulla pervasività delle intereferenze burocratiche nella vita delle società avanzate, che mostra come la privatizzazione di alcuni servizi in precedenza gestiti direttamente dallo Stato abbia contribuito alla espansione della burocratizzazione della società. —



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