Addio alla sarta di abiti da sposa

Malamocco. Bianca Potz si è spenta a 101 anni, aveva lavorato per il “Baco d’Oro”
LIDO. Dalle sue mani sono usciti alcuni tra i più bei vestiti da sposa per le giovani veneziane che arrivavano all’altare fasciate negli abiti confezionati con i tessuti acquistati al “Baco d’Oro”, storico negozio di stoffe in centro a Mestre. Anche quando aveva smesso di lavorare per conto del negozio, Bianca Potz aveva continuato a dedicarsi con passione all’arte del taglio e cucito. Lo aveva fatto fino a 98 anni, fin quando l’età e soprattutto la vista glielo avevano concesso. Venerdì la sarta se ne è andata: avrebbe compiuto 102 anni il 1° maggio.


Il cognome denota le origini ungheresi nobili. Ma Bianca era nata e cresciuta a Venezia assieme agli otto fratelli (nessun centenario tra loro), già tutti scomparsi. Aveva imparato l’arte sartoriale dalla madre che le aveva svelato segreti e tecniche, tramandando il lavoro di famiglia. Bianca Potz aveva saputo specializzarsi nel comparto dei vestiti da sposa tra pizzi, chiffon, organze, perline e tulle. Nella sua lunga carriera aveva vestito non solo ragazze della porta accanto, ma anche figlie di industriali e di personalità che vivevano tra il centro storico e Mestre. Anche il marito di Bianca era un artigiano: Antonio Barbini apparteneva a una delle famiglie storiche di legatori d’arte veneziani. Con altri colleghi si era occupato del delicatissimo lavoro di doratura dell’angelo sulla punta del campanile di San Marco quando era stato ricostruito dopo il crollo nel 1902. Dal matrimonio tra Bianca e Antonio erano nate due figlie: Sandrina, che è mancata, e Mirella. L’ultimo saluto alla sarta è stato fissato per venerdì alle 10 nella chiesa di Malamocco, dove viveva. Bianca lascia anche i nipoti Claudio e Sara e i pronipoti.


Rubina Bon


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