Addio alla discoteca Don Pablo simbolo dell’estate di Caorle

Era un’icona della spiaggia di Ponente. Abbattuto anche il chiosco La Conchiglia Negli anni ’50 il vecchio stabilimento bagni era un luogo di culto per i giovani
DE POLO - TOMMASELLA - CAORLE - LAVORI BAGNI ALLA CONCHIGLIA
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L’estate di Caorle non sarà più come le precedenti. Sono stati abbattuti i simboli “vintage” delle vacanze. Il rinnovamento continua e, a scapito dei nostalgici, sono stati demoliti la popolare discoteca Don Pablo e la Conchiglia, il simbolo dell’omonimo stabilimento bagni, una vera e propria icona della spiaggia di Ponente, in Lungomare Venezia 1. Cambiano i tempi. Questi interventi seguono i lavori di viale Santa Margherita, per avviare il primo stralcio dei quali sono stati abbattuti più di 30 alberi; e la demolizione dell’hotel Caorle di viale Sant’Antonio. Curiosamente i quattro grandi interventi si concentrano in poche centinaia di metri quadrati.

Conchiglia e don Pablo rientrano nel medesimo edificio. Lo stabilimento bagni ha un corpo centrale costituito da un piano rialzato, adibito a bar-chiosco, dove troneggiava appunto la Conchiglia, uno spazio convesso concepito per ospitare tavoli. Era sfruttata fin dai primi anni ’50 e all’interno di quella Conchiglia si esibivano solitamente i gruppi musicali. Era un simbolo, un po’ come la rotonda cantata da Fred Bongusto (che si ispirava a una rotonda ancora esistente Senigallia). L’intervento di riqualificazione in atto chiaramente non ha tenuto conto dei sentimenti. Gli interventi sono cominciati ancora il 28 ottobre scorso e dovranno essere conclusi prima dell’inizio della nuova stagione turistica. I bagni La Conchiglia sono di proprietà di Astrid Turchetto e soci, mentre la ditta che sta eseguendo gli interventi è la Costruzioni Pellegrini srl di via Roma a Cinto Caomaggiore.

Appartiene al medesimo contesto anche l’abbattimento del Don Pablo, che si trova al piano inferiore rispetto a quello dove troneggiava il chiosco con la Conchiglia. Lì hanno ballato almeno quattro generazioni di ragazzi e ragazze, e per molti Don Pablo ha rappresentato un tempio di musica e trasgressione. La demolizione dell’Hotel Caorle, nella vicina piazza Sant’Antonio, è quasi completa. Sorgerà un’altra struttura ricettiva ma non è chiaro se manterrà l’identico nome. In parte a questo cantiere c’è quello molto discusso di viale Santa Margherita. Gli interventi del primo stralcio procedono velocemente, e dalle recinzioni si possono intravvedere i nuovi ampissimi marciapiedi e gli alberi posti ai lati della strada per compensare l’abbattimento dei pini. È chiaro già oggi che senza quei pini, come accaduto a Ottava Presa e in viale Pompei, anche viale Santa Margherita sarà meno “verde”. —



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