Addio a Rosada grande lutto nella cultura

VENEZIA
Lunedì scorso nel primo pomeriggio si è spento dopo una lunga malattia il professor Bruno Rosada, assistito amorevolmente dalla moglie Anna e la figlia Roberta. Era nato a Venezia nel 1936 e si era laureato a Padova in filosofia con il professor Carlo Diano. Con Rosada scompare senza dubbio alcuno una tra le figure di spicco della cultura veneziana, un personaggio molto conosciuto e soprattutto molto stimato per la sua grande umanità e simpatia spesso rivolta agli scrittori ed ai pittori che nel corso degli anni ebbe modo di recensire sulle colonne delle riviste “Arte In” e “Nexus”. Nel corso della sua carriera ha ricoperto numerosi incarichi tra questi quello di docente del laboratorio di didattica della letteratura della scuola superiore di specializzazione dell’Università di Venezia. Preside del Liceo classico “Marco Polo” dal 1983 al 1996, consigliere della Biennale di Venezia dal 1993 al 1996 e per un periodo presidente del Rotary 2 di Venezia. Numerosissime anche le sue pubblicazioni, tra queste è sicuramente doveroso citare il “Cratilo” di Platone, “Il contingentismo di Montale” e “La giovinezza di Niccolò Ugo Foscolo”. Di recente aveva scritto anche la prefazione per un’edizione spagnola dei Promessi Sposi(Los Novios-ed.El Circulo de Lectores). Proprio in questi giorni è uscita la sua ultima pubblicazione alla quale teneva in modo particolare: “La storia della letteratura veneta”, un’antologia ricchissima e molto dettagliata. Rosada era molto vicino anche alla terraferma: «Mestre - ha detto in un’intervista – è la naturale continuazione di Venezia… se è così “brutta” come la dipingono è perché così l’hanno fatta i veneziani». I funerali si terranno domani alle 11 nella Chiesa di San Giovanni e Paolo.
Valter Esposito
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