Acqua alta, notte bianca con l’incubo di quota 1,60

Sotto l’acqua dalla testa ai piedi. Giornata terribile dal punto di vista atmosferico e logistico quella di ieri a Venezia, che ha sconvolto non solo tutti i programmi della penultima giornata di Carnevale - quasi tutti annullati, almeno quelli all’aperto - mettendo in fuga i turisti, ma ha messo a dura prova anche la giornata dei veneziani, per un mix micidiale di neve, caduta copiosa per il tutto il giorno, e di acqua alta eccezionale, presentatasi nella tarda serata, in una città priva di passerelle - proprio per evitare gli intasamenti pedonali del Carnevale - con una punta massima aggiornata addirittura a 160 centimetri poco dopo la mezzanotte, e che per Chioggia arrivava perfino a quota 180.
«È un ciclone mediterraneo - spiega il direttore del Centro Maree, l’ingegner Paolo Canestrelli - che toccherà il suo culmine verso la mezzanotte con forti venti di bora, che soffiano a 80 chilometri all’ora, soprattutto verso la laguna sud. Per questo a Chioggia la previsione arriva sino a quota 180, mentre se i venti dovessero spostarsi verso Venezia, stanotte il livello di un metro e sessanta sul medio mare è possibile. Attualmente la previsione che facciamo è tra i 140 e i 160 centimetri, in attesa di capire se il vento manterrà tutta la sua forza o si attenuerà un poco. Aspettiamo l’evolversi della situazione e se la quota dovesse puntare verso l’alto, faremo anche un messaggio con altoparlante, anche se non è possibile sentirlo in tutta la città. Per domani invece (oggi ndr) confermiamo la previsione di un metro e 10 centimetri sempre verso la mezzanotte».
La quota prevista di circa 160 centimetri di acqua alta ha allagato Piazza San Marco - che va sotto a quota 80 centimetri - ben prima di quell’ora, ponendo in pratica fine a tutto il programma carnevalesco della serata, ma ha reso impraticabile senza stivali ai piedi buona parte del centro storico già nella tarda serata, cogliendo impreparati anche i molti turisti in maschera per la festa. Ma è stato superlavoro frenetico, complicato anche dalla nevicata, per botteghe e negozi, impegnati a mettere in salvo le merci e a fissare le paratie anti-acqua alta.
Come detto, l’acqua alta, secondo le previsioni del Centro Maree è destinata a riproporsi anche stanotte, sempre intorno alla mezzanotte e 15, ma su livelli meno elevati, intorno al metro e 15 centimetri sul medio mare.
Ma anche oggi non ci saranno le passerelle e per questo la regolare chiusura del Carnevale in Piazza San Marco, resta ancora a rischio.
Tornando alla neve, una catena di microincidenti ha funestato tutta la giornata e a complicare la situazione ha contribuito anche il blocco di buona parte del traffico ferroviario della Stazione di Santa Lucia.
I treni a lunga percorrenza dal pomeriggio partivano con ritardo, ma molti regionali non sono invece partiti - con le stesse Ferrovie che invitavano i passeggeri in molti casi a rinunciare al viaggio - con buona parte del flusso dei pendolari di ritorno che si è così riversato su Piazzale Roma, assommando caos al caos.
La nevicata è iniziata sin dalle prime ore del mattino sono servite a poco le tonnellate di sale sparse dagli operatori di Veritas in centro storico - ma non dappertutto - in particolare sui ponti, perché la neve ha cominciato ad attecchire abbastanza presto, nelle calli e sui ponti oltre che sui tetti, provocando numerose cadute per il selciato sdrucciolevole.
La polizia municipale ha ricordato a questo proposito che gli esercenti dei negozi, i proprietari e gli inquilini di case e condomini, sono tenuti a sgomberare dalla neve o dal ghiaccio i marciapiedi antistanti gli immobili di rispettiva competenza.
Ma a sciogliere buona parte di essa ieri notte ci ha poi pensato l’acqua alta eccezionale che ha inondato il centro storico.
(e.t.)
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