Acqua alta, notte bianca con l’incubo di quota 1,60

Queste le previsioni per la mezzanotte trascorsa per il Centro maree Giornata terribile sin dal mattino con la neve che ha bloccato la circolazione
Interpress/Tagliapietra Venezia 11.02.2013.- Bufera di neve a Venezia.
Interpress/Tagliapietra Venezia 11.02.2013.- Bufera di neve a Venezia.

Sotto l’acqua dalla testa ai piedi. Giornata terribile dal punto di vista atmosferico e logistico quella di ieri a Venezia, che ha sconvolto non solo tutti i programmi della penultima giornata di Carnevale - quasi tutti annullati, almeno quelli all’aperto - mettendo in fuga i turisti, ma ha messo a dura prova anche la giornata dei veneziani, per un mix micidiale di neve, caduta copiosa per il tutto il giorno, e di acqua alta eccezionale, presentatasi nella tarda serata, in una città priva di passerelle - proprio per evitare gli intasamenti pedonali del Carnevale - con una punta massima aggiornata addirittura a 160 centimetri poco dopo la mezzanotte, e che per Chioggia arrivava perfino a quota 180.

«È un ciclone mediterraneo - spiega il direttore del Centro Maree, l’ingegner Paolo Canestrelli - che toccherà il suo culmine verso la mezzanotte con forti venti di bora, che soffiano a 80 chilometri all’ora, soprattutto verso la laguna sud. Per questo a Chioggia la previsione arriva sino a quota 180, mentre se i venti dovessero spostarsi verso Venezia, stanotte il livello di un metro e sessanta sul medio mare è possibile. Attualmente la previsione che facciamo è tra i 140 e i 160 centimetri, in attesa di capire se il vento manterrà tutta la sua forza o si attenuerà un poco. Aspettiamo l’evolversi della situazione e se la quota dovesse puntare verso l’alto, faremo anche un messaggio con altoparlante, anche se non è possibile sentirlo in tutta la città. Per domani invece (oggi ndr) confermiamo la previsione di un metro e 10 centimetri sempre verso la mezzanotte».

La quota prevista di circa 160 centimetri di acqua alta ha allagato Piazza San Marco - che va sotto a quota 80 centimetri - ben prima di quell’ora, ponendo in pratica fine a tutto il programma carnevalesco della serata, ma ha reso impraticabile senza stivali ai piedi buona parte del centro storico già nella tarda serata, cogliendo impreparati anche i molti turisti in maschera per la festa. Ma è stato superlavoro frenetico, complicato anche dalla nevicata, per botteghe e negozi, impegnati a mettere in salvo le merci e a fissare le paratie anti-acqua alta.

Come detto, l’acqua alta, secondo le previsioni del Centro Maree è destinata a riproporsi anche stanotte, sempre intorno alla mezzanotte e 15, ma su livelli meno elevati, intorno al metro e 15 centimetri sul medio mare.

Ma anche oggi non ci saranno le passerelle e per questo la regolare chiusura del Carnevale in Piazza San Marco, resta ancora a rischio.

Tornando alla neve, una catena di microincidenti ha funestato tutta la giornata e a complicare la situazione ha contribuito anche il blocco di buona parte del traffico ferroviario della Stazione di Santa Lucia.

I treni a lunga percorrenza dal pomeriggio partivano con ritardo, ma molti regionali non sono invece partiti - con le stesse Ferrovie che invitavano i passeggeri in molti casi a rinunciare al viaggio - con buona parte del flusso dei pendolari di ritorno che si è così riversato su Piazzale Roma, assommando caos al caos.

La nevicata è iniziata sin dalle prime ore del mattino sono servite a poco le tonnellate di sale sparse dagli operatori di Veritas in centro storico - ma non dappertutto - in particolare sui ponti, perché la neve ha cominciato ad attecchire abbastanza presto, nelle calli e sui ponti oltre che sui tetti, provocando numerose cadute per il selciato sdrucciolevole.

La polizia municipale ha ricordato a questo proposito che gli esercenti dei negozi, i proprietari e gli inquilini di case e condomini, sono tenuti a sgomberare dalla neve o dal ghiaccio i marciapiedi antistanti gli immobili di rispettiva competenza.

Ma a sciogliere buona parte di essa ieri notte ci ha poi pensato l’acqua alta eccezionale che ha inondato il centro storico.

(e.t.)

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