Accusato di violenza dopo l’incontro su Badoo

L’uomo avrebbe toccato la figlia di 10 anni della donna conosciuta sul social di incontri ma lui nega e spiega di non averle mai ospitate

VENEZIA. Il primo approccio su Badoo - social network molto usato da chi è alla ricerca di amicizie o di avventure sessuali - poi gli incontri e qualche uscita prima che la relazione si concluda con lei che denuncia lui per violenza sessuale nei confronti della figlia di 10 anni. È una vicenda intricata quella di cui si è discusso martedì mattina in tribunale a Venezia - pubblico ministero Lucia D’Alessandro - e che vede imputato un uomo che oggi ha 47 anni.

L'incontro su Badoo. Tre anni fa conosce una donna grazie a Badoo. Dopo un primo scambio di messaggi e foto, lui e la donna cominciano a frequentarsi e a uscire insieme alcune volte, fino a che l’uomo scopre che la sua nuova compagna è una testimone di Geova, ma dal momento che l’uomo è già stato sposato con una donna che professava la stessa religione, avendo avuto un’esperienza negativa, decide di interrompere subito i rapporti.

Richiesta di ospitalità. Lei però sembra non essere convinta della scelta e dopo alcuni giorni si presenta a casa dell’uomo per chiedere ospitalità assieme ai suoi tre figli, una bimba di 10 e due bambini di 12 e 15. Spiega di aver litigato con il fidanzato, di non volerlo più vedere e di non sapere dove alloggiare.

Lui dice no. Lui, irremovibile, non ne vuol sapere e li lascia fuori di casa mentre se ne va a un compleanno. Questa almeno è la sua versione dei fatti.

La versione di lei. Lei racconta invece, in una querela presentata alle forze dell’ordine, di aver alloggiato a casa sua per alcuni giorni e un pomeriggio, nel dicembre del 2013, di avergli lasciato in custodia la figlia che poi ha raccontato di essere stata toccata. La madre e la bambina, ascoltata in incidente probatorio e in audizione protetta, sostengono inoltre che in casa dell’uomo ci sarebbero state anche altre bambine. La madre, ascoltata nella precedente udienza, ha detto davanti ai giudici di essere stata a sua volta vittima di molestie sessuali quando era bambina.

I testimoni. Ieri invece ha preso la parola l’imputato che si è difeso negando tutto, fornendo una diversa versione dei fatti. Un suo amico ha spiegato di aver trascorso con lui l’intero giorno in cui secondo la madre e la bimba ci sarebbe stata la violenza, mentre la donna delle pulizie ha detto di non aver mai visto traccia della donna e dei figli in casa. Rispetto alla presenza delle due minori, la difesa, con l’avvocato Giuseppe Dalmartello, ha sostenuto che in quel periodo non erano in casa. La prossima udienza è fissata per il 12 luglio.

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