Accusato di essersi appropriato di 264 mila euro

JESOLO. Era accusato di essersi appropriato di oltre 264 mila euro che gli erano stati affidati da clienti, i quali avevano sottoscritto polizze assicurative con la Uniqa Spa, della quale lo...

JESOLO. Era accusato di essersi appropriato di oltre 264 mila euro che gli erano stati affidati da clienti, i quali avevano sottoscritto polizze assicurative con la Uniqa Spa, della quale lo jesolano Giovanni Parrotta era agente per la zona di Venezia e provincia. Lui si è difeso sostenendo di essere già stato sottoposto a procedimento disciplinare per questa vicenda e di essere stato “assolto” dall’accusa di essersi appropriato del danaro dei clienti, venendo disciplinarmente richiamato solo per il ritardo nella trascrizione di quattro polizze nel registro degli assicurati. L’avvocato Piergiorgio Weiss di Uniqa Assicurazioni precisa che il processo è seguito alla condotta dello stesso Parrotta.

«Si è appropriato indebitamente di un’ingente somma», spiega, «derivante dal suo, ormai terminato, rapporto di agenzia con la società. Tali fatti sono stati ritenuti meritevoli dell’esercizio di un’azione penale da parte della Procura della Repubblica e attualmente al vaglio del Tribunale monocratico di Venezia, con ultima udienza il 9 febbraio. È stato riportato che era in programma l’audizione di tre testi che non si sono presentati, espressione che sembra alludere a una negligenza o trascuratezza dei soggetti chiamati a deporre casualmente condizionante rispetto all’avvenuto rinvio». (g.ca.)

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