Accoltellate due prostitute: fermato il protettore trentenne

Hanno 28 e 34 anni, vivono in via Fratelli Bandiera, insieme a due colleghe, tutte bulgare di etnia rom. La più giovane è molto grave per le ferite al torace (polmone perforato): è stata operata all’Angelo

MARGHERA. Le ragazze bulgare erano appena rientrate dalla notte passata sui marciapiedi di Marghera dove, da qualche anno, si prostituiscono. Erano le 5 di ieri mattina quando nell’abitazione di via Fratelli Bandiera dove vivono in quattro, ha fatto irruzione un connazionale, fidanzato di una di loro e protettore di tutte. È scoppiata una lite e l’uomo, prima di andarsene, ha accoltellato due delle ragazze ferendole in maniera grave. È stato fermato alcune ore dopo nell’abitazione della moglie e ora deve rispondere di duplice tentato omicidio. Delle indagini, coordinate dal pm Lucia D’Alessandro, se ne stanno occupando carabinieri e Squadra Mobile.

In un appartamento di via Fratelli Bandiera, al civico 47/m, da qualche anno vivono ragazze bulgare di etnia rom. Solitamente sono in quattro, due sono sorelle. Tutte sono prostitute e, oltre ad essere conosciute dalle forze dell’ordine per l’attività che svolgono, hanno piccoli precedenti. In questo momento a sfruttarle è un loro connazionale.

Tra le altre cose fidanzato di una delle ragazze ferite, anche se sposato e residente a Marghera. L’uomo alle 5 di ieri è entrato nell’appartamento delle ragazze appena rientrate dal lavoro. Inizia a litigare con due di queste. Non è chiaro perché. Forse per una questione di soldi. La discussione sale di tono e diventa molto violenta. I tre s’insultano per mezz’ora. Poi lui alza le mani: non solo picchia le due ragazze, ma ad un certo punto afferra un coltello da cucina e comincia a colpire le ragazze.

Una la ferisce al collo e alla schiena, mentre l’altra è raggiunta al torace. M.V.M.. 28 anni è la più grave: i colpi al torace le hanno perforato un polmone causandole una forte emorragia interna. Anche l’altra R.M., 34 anni, perde molto sangue. L’aggressore, Georgev Asenov Krasimir, 30 anni, pure lui di origini rom, se ne va.

La terza ragazza presente all’aggressione dà l’allarme. Chiede l’intervento del Suem. La centrale del 118 avverte anche la polizia. Quando sul posto arrivano le ambulanze sul posto c’è già una volante della Questura. Le due ferite vengono trasportate al Pronto soccorso dell’ospedale dell’Angelo. Una delle ragazze ha una profonda ferita al torace che le ha provocato una grave emorragia interna. L’altra nonostante perda molto sangue è meno grave. La prima è stata sottoposta a un delicato intervento al torace. Entrambe si trovano ricoverate in prognosi riservata all’ospedale dell’Angelo. La più giovane rischia di morire.

Mentre i sanitari si occupano delle due ragazze, i poliziotti interrogano la terza ragazza presente sul posto e sorella della ferita grave.

La straniera spiega agli agenti che la lite sarebbe nata per motivi di soldi e che il responsabile dell’aggressione è il fidanzato di una delle due. In realtà lo sfruttatore delle quattro. Motivo; dei soldi che forse la prostituta non ha consegnato al “pappone”. Una versione tutta da verificare, comunque.

Verso le 8 i carabinieri della stazione di Marghera che conoscono bene il sospettato e le ragazze che sfrutta, lo trovano. Lo rintracciano nella casa della moglie dove però ci vive poco. La Bmw con quale era scappato ha ancora il motore caldo. Portato in questura l’uomo è stato posto in stato di fermo.

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