Accoltellamento a Sottomarina, dimessa la turista: è tornata in Baviera in ambulanza

La donna di 33 anni colpita con un coltello mentre portava a spasso il cane è stata accompagnata in Germania. Resta ricoverato il giovane indagato, si aspettano le misure della Procura

Daniele Zennaro
I rilievi dei carabinieri sul luogo dell’aggressione
I rilievi dei carabinieri sul luogo dell’aggressione

Monika Grimm, la turista di 33 anni tedesca che lunedì sera è stata aggredita a coltellate da uno sconosciuto a Sottomarina, è stata dimessa ieri a mezzogiorno dall’ospedale di Chioggia ed è subito ritornata in Germania con una autoambulanza privata tedesca, partita direttamente dal Pronto Soccorso. Si è chiusa così almeno una parte della vicenda che però presenta ancora molti punti oscuri.

I carabinieri hanno fermato un sospettato, un giovane di 25 anni con problemi di tossicodipendenza, residente in zona Madonna Marina. Il giovane si trova attualmente ancora all’ospedale di Chioggia e sarebbe proprio questa circostanza ad avere indotto la donna tedesca a chiedere il trasferimento in Baviera, dove risiede, in quanto non si sarebbe sentita al sicuro nell’apprendere che il presunto aggressore era a pochi metri da dove si trovava anche lei.

Il compagno della donna assieme al sindaco Armelao, dopo il ritrovamento del cane Lucky
Il compagno della donna assieme al sindaco Armelao, dopo il ritrovamento del cane Lucky

Un trasferimento, con ogni probabilità, programmato già con le forze dell’ordine e sul quale si è tenuto il più stretto riserbo per evitare l’arrivo dei media e dei curiosi. Monika è partita, così, attorno a mezzogiorno, senza nemmeno passare per l’alloggio turistico dove lunedì era appena arrivata con il compagno ed il figlio. Lo stesso proprietario dello stabile, Guido Boscolo Moretto, non è riuscito a salutarla prima della partenza.

 

«Ci tenevo», spiega Moretto. «anche perché si tratta di persone molto educate, anche se logicamente provate da una vicenda così drammatica. Sono comunque riuscito ad andarla a trovare in ospedale il giorno prima e devo dire che l’avevo vista abbastanza serena, tranquilla, in buono stato anche dal punto di vista fisico.

 

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Tuttavia era terrorizzata dal fatto che il suo presunto aggressore si trovasse ricoverato nello stesso ospedale. Per questo motivo ha programmato la partenza con discrezione, in accordo con le forze dell’ordine. Io avevo dato tutta la mia disponibilità in caso di bisogno ed anzi avevo riservato loro una stanza, qualora la degenza si fosse prolungata, rassicurandoli che sarebbero stati miei ospiti. Almeno ha potuto riabbracciare il suo cane al quale teneva davvero tanto».

La vicenda dell’aggressione in via Vittor Pisani ha comunque punti molto oscuri. I carabinieri hanno prelevato il presunto colpevole portandolo via davanti ad una folla che si era radunata ai bordi di Strada Madonna Marina.

Per gli investigatori, grazie alle telecamere di videosorveglianza, ci sono elementi molto forti che fanno intendere che il colpevole sia il 25enne fermato martedì sera, eppure i vicini e chi lo conosce bene, giurano che sia quasi impossibile che possa essere lui il colpevole dell’aggressione a Monika.

Le tapparelle della sua abitazione erano abbassate, con i genitori che forse si trovavano a Padova, da un altro figlio. Il giovane, per i farmaci che assume per provare ad uscire dalla sua tossicodipendenza, ha molte difficoltà, affermano sempre i vicini, non solo psichiche, ma anche motorie, asserendo che è quasi impossibile che possa aver imbracciato lo scooter del padre e si sia recato da solo in via Pisani; di certo, comunque, il colpevole è poi scappato a piedi.

I carabinieri hanno visionato tutte le immagini delle telecamere esistenti nei dintorni della sua abitazione, per capire se il 25enne sia o meno, quella sera, uscito di casa. La famiglia del ragazzo si è rivolta ad un legale per difendere il proprio figlio, che è stato iscritto nel registro degli indagati per tentato omicidio.

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