«Abusi per l’ospizio? È tutta una montatura»

Camponogara. Intervista all’ex sindaco Fogarin accusato con altre sei persone «La società di mio figlio? Non ne sapevo nulla. Al processo emergerà la verità»
Di Davide Massaro
CAMPONOGARA 15/05/2005 Municipio intervista al sindaco Desiderio Fogarin sull'omicidio del segretario comunale Alessandro Romito ucciso a Padova....(C) Bertolin Matteo richiesto da MION CAMPONOGARA 15/05/2005 Municipio intervista al sindaco Desiderio Fogarin sull_omicidio del segretario comunale Alessandro Romito ucciso a Padova
CAMPONOGARA 15/05/2005 Municipio intervista al sindaco Desiderio Fogarin sull'omicidio del segretario comunale Alessandro Romito ucciso a Padova....(C) Bertolin Matteo richiesto da MION CAMPONOGARA 15/05/2005 Municipio intervista al sindaco Desiderio Fogarin sull_omicidio del segretario comunale Alessandro Romito ucciso a Padova

CAMPONOGARA. «Non ho mai fatto i miei interessi o quelli della mia famiglia. Tutta questa vicenda è una montatura politica creata ad hoc per screditarmi. Lo conferma il fatto che con l’ultima conferenza dei servizi, che ha permesso poi il dissequestro dell’area, è stato riapprovato il mio piano. Inoltre non ero assolutamente a conoscenza che mio figlio avesse delle quote in quella società. Il nome “Abitalia” l’ho sentito, per la prima volta, quando erano già cominciate le indagini della Procura. Indagini svolte sommariamente ma che verranno sicuramente chiarite in fase dibattimentale perché sono e sono sempre stato un uomo dello Stato al servizio dei cittadini».

L’ex sindaco di Camponogara Desiderio Fogarin, 80 anni, è un fiume in piena all’indomani della decisione, da parte del gup Daniela Defazio di spedirlo a processo (inizierà il 4 febbraio 2013) assieme agli altri sei imputati dello scandalo casa di riposo “Anni Sereni” di via Premaore.

L’ex primo cittadino non si è rassegnato e ne ha per tutti a cominciare dall’ex assessore Pasquale Chirico, passando per l’architetto che ha redatto il Piano di assetto territoriale intercomunale Pierluigi Matteraglia, arrivando alla segretaria comunale Paola Carraro. Ha le idee chiare Fogarin, non teme le domande e il confronto, lui che il Comune di Camponogara lo ha vissuto per vent’anni di cui dieci da primo cittadino e che, in attesa dell’ultimo giudizio, si dice pronto a dare battaglia per la “sua” verità.

Una verità che contrasta nettamente con quella emersa dagli incartamenti della Procura. «Non esiste nessun abuso d’ufficio» prosegue Fogarin «non ne sapevo nulla e non potevo sapere che la società che ha venduto il terreno era composta anche da quote tenute da mio figlio Nicola. Lui è un tecnico e dopo aver svolto alcuni lavori per Angelo Massaro questo, visto il momento economico poco favorevole, gli ha proposto, al posto del compenso pattuito, una cessione delle quote di questa società. Ma l’acquisto e la cessione dell’area e i contatti li ha sempre avuti Massaro e io ne ero all’oscuro. Paola Mason, la legale rappresentante del Cps (il consorzio cattolico trevigiano che acquistò il terreno) l’ho incontrata solo alla posa della prima pietra su invito dell’attuale sindaco Gianpietro Menin, quando il mio mandato era terminato. Inoltre non esiste nessuna volumetria superiore a quella prevista dalle norme perché nelle aree F (per servizi) non c’è nessun indice di edificabilità. Il doppio incarico del capo ufficio tecnico? Permesso dalla legge. Ma tutto questo emergerà nel processo».

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