A4 chiusa e traffico locale in tilt per il varo del nuovo cavalcavia

La pioggia ha rallentato i lavori e le riasfaltature finite solo nel tardo pomeriggio Ha provocato code e disagi la viabilità interrotta in autostrada dalle 19 di sabato 

PORTOGRUARO

È stata riaperta solo nel tardo pomeriggio di ieri, a causa della pioggia, l’autostrada A4 rimasta, chiusa tra le uscite di Portogruaro e Latisana dalle 19 di sabato, per permettere la posa della campata del nuovo cavalcavia tra Fratta di Fossalta e Teglio Veneto, un intervento molto complesso. Il traffico è impazzito sulla viabilità ordinaria, soprattutto tra le 10 e le 13 di ieri nell’asse centrale di Portogruaro, tra Borgo Sant’Agnese e viale Trieste; e lungo viale Pordenone dalle 9 del mattino circa fino alla riapertura dell’A4. Un fenomeno imprevedibile; anche perché molti automobilisti, approfittando della bella giornata, si sono messi in viaggio temendo da oggi chiusure fra le regioni che non ci sono state col nuovo Dpcm.

Code di almeno un chilometro si sono formate anche nel vicino comune di Gruaro, all’uscita dell’autostrada A28 e sulla rotatoria di Malcanton, in direzione del centro di Portogruaro. In tilt lo svincolo di San Nicolò della tangenziale, per colpa di molte vetture incolonnate verso Gruaro e Cinto Caomaggiore. Si è trattata di una situazione di caos che potrebbe verificarsi anche in futuro: sicuramente ci saranno altre chiusure dell’A4, da qui ai prossimi due anni, per la realizzazione dell’attesa terza corsia. Per il resto il varo della campata è stato un grande successo, anche di immagine, per Autovie Venete.

Molti gli spettatori, arrivati dal portogruarese, per assistere all’operazione. Il bilancio: un’ora per trasportare su due carrelloni la campata centrale, lunga 60 metri e del peso di 250 tonnellate, sistemarla al centro della carreggiata e ruotarla di 90 gradi; due ore per sollevarla da terra grazie ai martinetti idraulici e agganciarla alle pile. Il varo della campata, avvenuto attraverso un joystick come nei videogiochi, è stato qualcosa di inedito, perché è stata utilizzata una nuova tecnica, mai sperimentata prima d’ora durante le fasi di costruzioni della terza corsia, cioè senza l’apporto di gru. Fondamentale il contributo della ditta emiliana Fagioli spa, che ha fornito i carrelloni. Nei prossimi giorni verranno costruite le campate a riva, quindi, quando il ponte che attraversa la A4 sarà pronto, verrà abbattuta l’attuale infrastruttura. Più complessa, invece, si è rivelata la spinta dell’ultimo scatolare idraulico del cantiere, sottostante al sedime stradale, a causa delle avverse condizioni meteo della notte. La pioggia incessante, caduta per 12 ore di fila, ha ritardato gli scavi e quindi la riasfaltatura dell’autostrada. —

Rosario Padovano

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