A Zelarino il fossato mette paura
Nelle vie Scaramuzza e Gatta l'acqua tocca i ponticelli d'accesso alle case

L’acqua minacciosa in via Gatta e, a destra, l’autofficina allagata. Sotto, Mariano Carraro
ZELARINO.
Una cinquantina di interventi, specie per liberare dall'acqua alcuni scantinati: ieri è stato un pomeriggio impegnativo per i pompieri di Mestre, alcuni dei quali sono andati anche a Vicenza per dare una mano a risolvere situazioni più complicate. E gli effetti del maltempo sono stati evidenti sul territorio di Chirignago-Zelarino: in più punti il livello dei corsi d'acqua si è alzato notevolmente e alla Gazzera, in via Lussingrande, un'autofficina è finita sott'acqua. E anche se in alcuni casi l'innalzamento delle acque può essere stato determinato da sversamenti volontari (aperte le chiuse), resta il fatto che il colpo d'occhio offerto ieri dalle vie Scaramuzza e Gatta a Zelarino lasciava il segno: acqua altissima che scorreva impetuosa attorno alle 14, con il livello del fossato che in alcuni punti di via Gatta, specie in prossimità dell'incrocio con via Scaramuzza, era così elevato da toccare i ponticelli di accesso alle abitazioni che si trovano sul lato sinistro in direzione Tarù. Una situazione che è tornata alla normalità con il passare delle ore, anche se va ricordato che era stato richiesto l'invio di sacchi di contenimento in prossimità del fiume Zero, nella parte più prossima al territorio di Mogliano. Alla fine, però, la diminuzione dell'intensità delle precipitazioni ha fatto sì che il livello delle acque non creasse problemi a campi e case. Il sistema ha retto, insomma, anche se restano da ricordare le parole che solo la sera prima erano state pronunciate da Mariano Carraro, commissario straordinario agli allagamenti, nel corso di un incontro pubblico che si è tenuto nella sede istituzionale di piazza San Giorgio a Chirignago. «Manutenzioni delle opere esistenti e realizzazione di nuove opere devono andare di pari passo - aveva infatti detto Carraro - Per quanto riguarda invece la cura dei fossati, questo resta un capitolo molto importante per quanto riguarda la tutela del territorio». E nel corso dell'incontro di martedì sono stati resi noti anche alcuni dati molto importanti, a cominciare da quante opere commissariali sono state finora fatte e quante restano da fare. A conti fatti gli interventi già compiuti sono tredici, per un costo complessivo di 4,9 milioni di euro. Tra le opere realizzate da ricordare i bacini di via Comboni e via Caravaggio, gli interventi di mitigazione del rischio per l'area della Gazzera (zona Dosa), la sistemazione della rete di drenaggio dell'area a sud della Castellana in località Trivignano (risezionamento dello scolo idraulico in località Pree), il ripristino spondate con palafitta della Bazzera e della Fossa Paccagnella, il potenziamento e razionalizzazione delle fognature nelle zone di Trivignano-Zelarino e Miranese-Gazzera e l'espurgo e ripristino funzionale del Fosso Oriago e la realizzazione di un nuovo collettore lungo via Asseggiano da via Macello alla linea ferroviaria Sfmr. Sono già stati avviati, inoltre, altri 5 cantieri per opere legate alla riduzione del rischio di allagamenti, per un costo complessivo di 11 milioni. Ieri, intanto, il sistema delle acque ha retto a Chirignago-Zelarino, se si esclude alcune grandi pozzanghere nei campi.
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