Il Moro della Vogalonga, 90 anni tutti a remi: «Partecipo dal 1976, ci sarò anche stavolta»
Dino Vian di Caorle si presenterà con l’amico Franco Tonello (86 anni): «Sono nato in un casone e l’acqua è sempre stato il mio elemento»

Le Vogalonghe le ha fatte tutte, dal 1976 ad oggi. Con una mascareta alla “valesana” costruita da Agostino Amadi, e la sua vogata potente e sicura. Dino Vian detto “el Moro”, classe 1935, ci sarà anche stavolta.
A novant’anni compiuti vogare è sicuramente un record. Ma lui ha ancora la forza e la grinta per andare in laguna. La sua casa, a Santa Margherita di Caorle, è piena dei trofei conquistati negli ultimi decenni.
Una sorta di opera d’arte moderna dedicata al mare, costruita anno per anno utilizzando materiali naturali come le conchiglie. Spiccano le targhe di “Cavaliere del remo”, per aver partecipato fedelmente a tutte le edizioni della maratona della voga inventata negli anni Settanta dai Rosa Salva. E poi bandiere, trofei, medaglie. Dino Vian sembra un ragazzino, orecchino e cerchiello per tenere i capelli.
Ha cominciato facendo il marinaio nella darsena di Santa Margherita, vicino casa, trainando barche e aggiustando motori. L’acqua è il suo elemento.
«Sono nato in un casone di canne, a Caorle», racconta, «da piccolo andavo a pescare, a scuola non sono mai andato. Sono sempre vissuto in acqua e ho imparato tante cose». È anche un poeta, noto per i suoi versi dedicati al mare, alla voga, agli amici.
Franco Tonello, ricercatore subacqueo e da sempre suo amico fraterno, di anni ne ha 86. Pur se anche lui, fisico da atleta e sorriso buono, non li dimostra affatto. Negli ultimi anni i due vogano insieme, nella sampierotta a due remi, per 30 chilometri senza sconti e scorciatoie, guadagnandosi gli applausi del popolo del remo che ormai li conosce bene.
«Ci saremo anche quest’anno», dice Tonello, «l’amore per la nostra laguna è più forte dell’età». E sarà una gara vera.
Il fenomeno Vian conta di tagliare il traguardo ben entro il limite delle ore 14, il suo compagno Tonello anche. Pronti per loro gli applausi all’arrivo in Punta della Dogana, e lungo le rive, la medaglia e la targa, premio democratico, uguale per ogni partecipante.
E mancano ormai poche ore al via della 49esima edizione della Vogalonga, la maratona non competitiva a remi in laguna Nord. Iscrizioni record, duemila barche con oltre 7 mila vogatori, in tanti provenienti anche dall’estero. Ci saranno quasi tutte le associazioni della voga lagunare, circa 200 barche.
Per la prima volta anche il pupparino a 16 remi della remiera Sant’Erasmo, organizzato da Nausicaa Cimarosto, vogato solo da donne e campionesse della Regata storica. Con il pettorale 84.
L’equipaggio è composto dalle campionissime Anna Mao, Nausicaa Cimarosto, Luisella Schiavon e Lara Vignotto, Lisa Ballarin e Veronica de Poli, Sara Nazzari e Magda Tagliapietra, Rachele Odessa, Jane Caporal, Luigina Davanzo, Margherita Favaretto, Beatrice Bastasi, Angela Pinzan, Alessia Bevilacqua e Romina Catanzaro. Orgoglio veneziano dell’equipaggio tutto rosa. Che sarà ben visibile in mezzo alla marea di canoe e kajak giunte da ogni parte del mondo.
Barche non proprio lagunari che ormai hanno conquistato la maggioranza dei partecipanti. Che sono in larga parte stranieri, o provenienti dal resto d’Italia. Solo il 10 per cento i veneziani.
Le loro quote di iscrizione ridotte saranno devolute a corsi di voga per ricordare il fondatore della Vogalonga, Lalo Rosa Salva, scomparso qualche mese fa, e il grande Lino Toffolo, che della Vogalonga era uno dei “testimonial”.
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