«A Venezia le grandi navi passano apposta vicino a San Marco»

VENEZIA. Il famoso “inchino” che ha portato alla tragedia della “Costa Concordia” non sarebbe altro che una pratica usuale tanto che a Venezia le navi passano apposta il più possibile vicino a San Marco. Un’affermazione choc quella dell’avvocato del comandante Francesco Schettino, responsabile della grande nave naufragata all’Isola del Giglio lo scorso anno. Il legale, l’avvocato Rosario D’Orazio, parlando a Torre Annunziata, ha contestato il termine “inchino” e preferisce parlare di “manovra di avvicinamento”, definendola una procedura usuale. «Io stesso», spiega, «sono stato in crociera a Venezia e ho potuto constatare che la nave passa a pochi metri dalla fragilissima piazza San Marco» .
Anche sull'abbandono della nave D'Orazio appare categorico: «C'e' l'articolo 303 del codice della navigazione», sostiene, « che prevede che il comandante, prima di dichiarare l'abbandono della nave, e' obbligato a tentare di salvare la stessa. È proprio quello che ha fatto il comandante Schettino, che ha prima tentato di “spiaggiare” la nave ed e' poi sceso quando la stessa era in sicurezza, “parcheggiata”. Non solo: ci sono testimonianze di persone che sostengono che il comandante sia stato l'ultimo a lasciare la nave dal suo lato. E poi sfido chiunque a restare a bordo su un'imbarcazione inclinata di almeno 90 gradi».
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