A Venezia “Italia Futura” è targata Alessio Vianello

È nata ieri mattina all’hotel B4 la sezione veneziana di Italia Futura, presidente Alessio Vianello. Il livello locale dell’associazione lanciata da Luca Cordero di Montezemolo ha sede in via San Giuliano, conta già 82 soci fondatori e 500 aderenti in tutta la provincia che fanno parte dei 52.000 soci sparsi nell’intero Paese.
Il nuovo presidente provinciale è proprio l’avvocato mestrino, ex assessore comunale alle Attività produttive in quota dei Popolari dal 1997 al 2000 nella seconda giunta di Massimo Cacciari, il quale lo lanciò nell’ottobre del 2004 come candidato sindaco del centrosinistra. Il suo nome però fu bruciato a causa delle polemiche interne alla coalizione che finì per spaccarsi tanto che ci fu il ballottaggio tra Felice Casson e Massimo Cacciari che risultò vincente.
L’ex sindaco ieri però non si è fatto vedere, pur avendo partecipato in almeno due occasioni accanto a Vianello ad iniziative di “Verso Nord”, il movimento che per alcuni sarebbe stato diretto proprio da Cacciari, che al contrario afferma: «Non ho mai avuto il minimo ruolo organizzativo in Verso Nord, è da un pezzo che sono fuori dalla politica attiva».
Lo stesso Vianello, comunque, ha precisato: «Cacciari non fa parte della partita», prima di presentare l’associazione ad un’assemblea di 250 persone. Erano presenti parecchi esponenti di “Verso Nord”, tra cui Andrea Causin, che oggi è anche coordinatore regionale di Italia Futura, il consigliere regionale Diego Bottacin, Enrico Zanetti oggi responsabile per la comunicazione di Italia Futura. C’erano, inoltre, Gianni De Checchi di Confartigianato e Alessio Tiozzo di Ance. Verso Nord lascia il posto a Italia Futura? «Verso Nord non si scioglie», risponde Vianello, «ma rimane un movimento che sin dall’inizio ha avuto l’ambizione di confluire in un progetto di livello nazionale».
«Italia Futura Venezia», spiega Vianello, «non è un partito ma un’associazione che ha l’obiettivo di elaborare proposte per la crescita del territorio. Stiamo attraversando un periodo che assomiglia al 1948, per cui siamo convinti che le prossime elezioni saranno un passaggio cruciale per il futuro del Paese chiamato, oggi come allora, a una nuova fase di ricostruzione. Fallita la seconda Repubblica, per la delegittimazione dei partiti, lanciamo un forte appello alla partecipazione civica. Oggi, più che mai, si rende necessario ricambiare la classe dirigente. Italia Futura valuterà con attenzione se diventare un movimento a tutti gli effetti. Lavoreremo, comunque, anche in ambito veneziano per sviluppare quel cantiere progettuale sul quale il presidente Montezemolo si sta impegnando da qualche tempo, a livello nazionale».
Il coordinatore nazionale di Italia Futura Federico Vecchioni, poi ha annunciato che «a settembre si terrà un importante appuntamento nazionale di Italia Futura con Montezemolo nel corso del quale saranno dettate le strategie del nuovo soggetto politico che si presenterà alle elezioni del 2013». In materia di alleanze ha precisato: «Diciamo: no al Pdl perché non vogliamo fare alleanze con chi ha perso la fiducia del Paese. E, a sinistra, non ci piace nemmeno la foto di Vasto».
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