A Venezia e Tessera Tav e metrò

Il ruolo centrale della stazione di Mestre, il prolungamento fino a Venezia lungo l’attuale percorso e il collegamento con l’aeroporto: non attraverso la gronda lagunare come previsto in un primo momento ma con un “baffo” che si stacca dal tracciato interno. Il Comune di Venezia ha presentato ieri la sua proposta in tema di alta velocità, in vista dell’incontro di lunedì nella sede della Provincia, a Mestre, dove il commissario Bortolo Mainardi presenterà la sua ipotesi di tracciato dall’aeroporto verso Portogruaro.
Alta velocità. Si chiama Alta velocità anche se nella proposta del Comune la “L” compresa tra il Marco Polo e la stazione di Santa Lucia avrà un prevalente carattere di trasporto cittadino, considerando anche il fatto che i treni (del resto sarebbe stato lo stesso con il tunnel lungo la gronda lagunare) non potranno andare a più di 120/140 chilometri orari. La soluzione del Comune presentata dagli assessori Ezio Micelli, Ugo Bergamo e Gianfranco Bettin, cerca quindi di trovare un compromesso tra l’esigenza di mobilità cittadina e la necessità di Rfi (Rete ferroviaria italiana) di portare l’Alta velocità a Venezia-Santa Lucia. «Il progetto in gronda prevedeva un costo di 700 milioni di euro senza stazione», spiega l’assessore Micelli, «mentre per la nostra proposta siamo nell’ordine dei 160 milioni di euro con stazione al Marco Polo». Certo è che non sarà la grande stazione immaginata da Save, società di gestione del Marco Polo.
Mobilità urbana. Tempo di percorrenza stimato tra aeroporto e Santa Lucia: 20-25 minuti. I binari tra le due stazioni dovrebbero servire sia l’Alta velocità, sia la metropolitana di superficie, prevista in quel tratto, ma ancora senza finanziamenti. Il Comune chiede che il collegamento con l’aeroporto sia prioritario, e ritiene, con la parole di Bettin, che «eviterà il consumo di suolo, considerando che da Mestre il tracciato sale affiancando l’attuale tratta».
Perplessità. Se la proposta del Comune ha il merito di garantire l’arrivo a Venezia dei treni dell’Alta velocità (carichi di turisti) e di creare un anello urbano, dall’altro rischia di creare un tappo nella direzione verso Trieste. Chi arriva da Milano, sarebbe obbligato a farsi Mestre-Venezia-Aeroporto prima di procedere verso la città di Svevo. Un progetto che si fa forza sui dubbi di Rfi in merito all’opportunità di proseguire verso Est. In ogni caso è allo studio un “baffo” che, da Mestre, permetta di proseguire verso Trieste evitando la tappa di Venezia. E la stessa cosa potrebbe essere immaginata all’altezza dello svincolo per l’aeroporto.
L’incontro con Mainardi. La proposta di Venezia sarà presentata lunedì a Mestre nella sede della Provincia dove il commissario Bortolo Mainardi illustrerà ai sindaci del Veneziano il suo progetto di Tav nel Veneto Orientale, che dovrebbe prevedere il tracciato a fianco dell’attuale ferrovia. Ieri a Mestre l’assessore Bergamo ha incontrato sindaci di centrosinistra (Portogruaro, Quarto, San Stino, Ceggia, Marcon e Fossalta di Portogruaro) che si presenteranno con una linea comune. Il sindaco di San Stino, Luigino Moro: «Non siamo sindaci no-Tav, ma vogliamo capire se, con l’attuale situazione economica, sia il caso di spendere una valanga di soldi per guadagnare quindici minuti di tempo, o se non sia piuttosto meglio sistemare la linea attuale, e anche di potenziarla dove necessario, senza bisogno di devastare i paesi».
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