A Venezia anche i cani "foresti" devono avere i documenti in regola

Troppi animali sfruttati, malnutriti di proprietà di cittadini stranieri: tutti dovranno essere iscritti all'anagrafe canina o scatterà il sequestro
Tutti i cani dovranno essere registrati all'anagrafe canina
Tutti i cani dovranno essere registrati all'anagrafe canina

VENEZIA. Troppi cani malnutriti, utilizzati per chiedere la carità, che vivono in condizioni di scarsa igiene, venduti al mercato nero: d'ora in poi, tutti i cani che circolano in città, anche quelli in possesso di stranieri, dovranno avere la loro "carta d'identità" o saranno posti sotto sequestro. Anzi, la novità - contenuta nella nuova versione del Regolamento comunale di Igiene urbana veterinaria e sul benessere degli animali, approvata dal commissario straordinario di Venezia Vittorio Zappalorto, con i poteri del Consiglio comunale - riguarda proprio i cittadini stranieri e i loro amici a quattrozampe: cani "foresti" e cani "veneziani", ora, sono tutelati dalle stesse regole.

    Al regolamento vigente è stato, infatti, aggiunto un articolo che - spiega l'amministrazione in un comunicato - "obbliga chi detiene animali da compagnia provenienti da altri Paesi e quindi non registrati all'anagrafe canina italiana, ma circolanti nel territorio comunale di essere iscritti all’anagrafe canina dello Stato estero, anche comunitario, di provenienza; essere muniti di passaporto europeo conforme alle normative europee o documento equivalente per gli Stati non comunitari, regolarmente aggiornato secondo le disposizioni nazionali; essere vaccinati contro la rabbia ed essere stati sottoposti alle vaccinazioni utili e necessarie per il benessere degli animali individuate dall’Azienda ULSS 12 veneziana".

Certamente la norma metterà in difficoltà stranieri in ristrettezze economiche che convivono con i loro animali, mendicanti e qualche stupore potrebbe riservare anche ai semplici turisti comunitari.

   " La delibera", si legge in premessa, "si rende necessaria a causa dell'aumento delle segnalazioni che giungono alla Polizia municipale su situazioni di cattiva custodia di cani, il cui grado di benessere è spesso sotto gli standard minimi accettati; a causa dell'aumento di immigrati comunitari senza fissa dimora, che spesso importano animali da compagnia senza regolare passaporto canino; per evitare la vendita e la esposizione, nei negozi, di animali di difficile tracciabilità o dotati di documentazione di accompagnamento non genuina rispetto alla reale condizione o all’età dello stesso animale; al fine di contrastare la possibile diffusione di malattie trasmissibili all’uomo da parte di animali non assoggettati alle profilassi imposte dal Servizio Veterinario e di dover tutelare in pari modo tutti gli animali di affezione".

    In caso di violazione, l'animale sarà posto sotto sequestro amministrativo e affidato ai veterinari dell'Asl per il ricovero nelle strutture idonee autorizzate: inoltre è prevista una sanzione pecuniaria di 350 euro.

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