A sorpresa in vendita azioni Save

Tra aumenti Actv e liti, alienabile anche Ca' Corner della Regina
L’assessore al Bilancio Simionato e a destra una seduta del Consiglio comunale
L’assessore al Bilancio Simionato e a destra una seduta del Consiglio comunale
 
VENEZIA.
Possibilità di vendere le azioni Save e Ca' Corner della Regina. Affitto della rete in fibra ottica e wifi del Comune. Aumenti a 1,30 euro dei biglietti Actv e degli abbonamenti. Tassa di soggiorno e addizionale Irpef (0,19% sopra i 15 mila euro di reddito, 0,2 oltre i 50 mila). Aumento delle tariffe taxi, abbonamenti annuali per il people mover a 55 euro (con imob Actv) e 165 senza.
 E' corposo ben 78 pagine il maxi-emendamento al bilancio di previsione, presentato dalla giunta e che ha già infiamamto venerdì nella notte il Consiglio comunale, da domani in conclave fino all'approvazione della manovra.  Così l'Idv, con Nicola Funari, dice «no» alla vendita delle azioni Save, che non solo garantiscono un ricco dividendo, ma «sono di un'azienda strategica per il territorio di Venezia». Nel piano delle alienazioni 2011-2012, tra i «beni non strumentali» spunta così anche Ca' Corner della Regina (in concessione per 6 anni alla Fondazione Prada).  Una furibonda litigata è poi esplosa quando l'assessore Bergamo ha presentato gli aumenti delle tariffe per il servizio taxi, sostenendo fossero ferme dal 2000. «Anche i consiglieri del Pd Molina e Scarpa mi hanno dato ragione nel dire che gli ultimi aumenti erano del 2008 e invece Bergamo insisteva sul 2000: non ci ho visto più», ammette il consigliere pdl Michele Zuin, "sgridato" in aula dal sindaco Orsoni, «ma come si fa a negare l'evidenza? Alla fine il nuovo canone concessorio per gli stazi i motoscafisti lo mettono in conto ai clienti».  C'è poi la manovra su Actv: adeguamento dei biglietti di vaporetti e bus al prezzo standard stabilito dalla Regione (1,30), ma anche nuovi, pesanti aumenti degli abbonamenti - da 28 a 30 euro per una rete, da 30 a 33 per navigazione e bus, da 280 a 300 l'annuale - giustificati con il taglio regionale di 9,4 milioni.  «Nel bilancio abbiamo inserito ogni opzione, ma speriamo non saranno tutte necessarie», replica l'assessore al Bilancio Simionato, «se la Regione ripartirà come ha promesso - senza politiche penalizzazioni a Venezia - i 10 milioni del ripiano regionale, dandone i 3 previsti ad Actv e se Actv manterrà il trend positivo di passeggeri turistici in atto (con 1 milione in più per il Comune) gli aumenti saranno congelati. Così per Save: da 4 anni è alienabile, questa volta abbiamo previsto in meno i dividendi delle aziende come chiesto dai revisori, ma è una via di fuga estrema. Venderemo la Venezia-Padova (3,8 milioni) e, ben prima di Save, Venezia spiaggie. Non è colpa nostra se un federalismo pasticciato, patto di stabilità soffocante e tagli regionali ci impongano scelte drastiche».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia