A Sant’Anna di Chioggia dopo 13 anni di richieste arriva l'autovelox

A 13 anni dalla prima richiesta è giunto l’ok dalla prefettura. L’impianto installato nella frazione divisa in due dalla Romea
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CHIOGGIA. Più sicurezza sulla Romea con il via libera per l’autovelox a Sant’Anna. Dopo 13 anni dalla prima richiesta, il Prefetto di Venezia ha concesso al Comune di poter utilizzare e installare dispositivi per il controllo del traffico e il rilevamento a distanza della velocità.

Al momento gli autovelox non saranno installati nel centro abitato, ma nella parte nord dal km 84.500 al km 88 in direzione Ravenna e dal km 83 al km 86.600 in direzione Venezia. Le proteste dei residenti per la pericolosità della Statale che taglia in due la frazione sono iniziate nel 2002 dopo una serie di incidenti, anche mortali. Gli abitanti lamentano le velocità elevate tenute dagli automobilisti e anche dai camion che spesso non rallentano nemmeno nelle vicinanze del semaforo. La soluzione invocata da tutti era qualche deterrente che possa far decelerare garantendo così maggiori sicurezze per chi deve immettersi o attraversare la Romea. Soluzione ribadita anche dal sindaco Giuseppe Casson in tutti gli incontri con i responsabili di Anas, Polstrada e Prefettura per discutere del problema della sicurezza.

Il riscontro è arrivato pochi giorni fa con la firma del decreto del Prefetto che autorizza il Comune ad utilizzare i rilevatori di velocità. «Sono particolarmente soddisfatto per questo risultato», commenta Casson, «tanto atteso dalla comunità di Sant’Anna. Sul tema della sicurezza stradale, di centrale importanza, ho ritenuto necessario impegnarmi in prima persona e non lesinare impegno e dedizione. Vanno attuate tutte le opportunità offerte dalla tecnologia per impedire che le nostre strade vengano percorse come se si trattasse di un circuito di Formula Uno, mettendo a repentaglio la vita di tante persone. Sulla Romea, anche nel tratto chioggiotto, purtroppo il tributo di sangue è stato alto». Ottenuto il via libera, verranno ora attivate le necessarie procedure amministrative per provvedere quanto prima all’installazione dei sistemi elettronici autorizzati dalla Prefettura. «In tema di sicurezza», continua il sindaco, «mi auguro che venga presto approvata in Parlamento la legge che istituisce il reato di omicidio stradale, con il quale verranno punite in modo severo le condotte di chi, irresponsabilmente, semina morte sulle nostre strade».

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