«A Pasqua venite in hotel a Jesolo. Con l’elioterapia si può»

Il titolare dell’albergo a 5 stelle J44 ha scritto un post in cui invita tutti ad andare al mare
La terrazza dell'hotel J44 a Jesolo
La terrazza dell'hotel J44 a Jesolo
la polemica
 
Lo ha detto e scritto a chiare lettere: «Mi sono rotto...». Matteo Rizzante, titolare del nuovissimo hotel 5 stelle J44, e anche di Terrazza Sorriso e Adlon, sempre al lido di Jesolo, si è sfogato sui social sottolineando che il suo 5 stelle, primo lifestyle hotel di Jesolo è assolutamente aperto. 
 
Il post piuttosto diretto e poco diplomatico, per sua stessa ammissione, ha fatto il giro della rete anche perché tanti chiedevano lumi su aperture e orari, inizio stagione, apertura. 
 
Ma lui è aperto da settimane. E adesso invita tutti gli italiani, veneti o di altre regioni, a venirlo a trovare. Purché non sia ufficialmente una vacanza, ma un soggiorno per la salute o per il lavoro. 
 
«Le leggi ci sono», spiega Rizzante, rampollo di una famiglia di albergatori jesolani molto nota, «ma esiste anche la possibilità di interpretarle correttamente. Se un cittadino vuole venire a Jesolo lo può fare, anche a Pasqua. Non deve essere una vacanza, ma un soggiorno climatico, ad esempio, per motivi di salute, perché respirare lo iodio fronte mare è una cura, perché lo è l’elioterapia e l’aria buona fuori dalla città, in riva al mare, lontano dallo stress».
 
E qui arrivano altri motivi legati alla salute psichica della persona. «E che dire», aggiunge, «di chi viene a Jesolo perché vuole acquistare una casa? Non può farlo da lontano, la sua è un’esigenza. O anche per cercare un lavoro. Certo, dovranno avere dei documenti e atti che possano provare tutte queste cose, ma una volta arrivati qui e domiciliati in hotel saranno perfettamente in regola e nel rispetto dei Dpcm».
 
«E potranno dormire e mangiare da noi», conclude, non risparmiando la polemica. «Pertanto li aspettiamo tutti, anche da fuori regione, perché non è pensabile che un cittadino italiano possa partire per le Canarie e non venire a Jesolo serenamente, senza la paura di prendersi una denuncia». — 
 
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