A Favaro più giovani che anziani
FAVARO. La Municipalità di Favaro è quella che vanta da sempre la maggior estensione di territorio, specialmente in termini di distanze, ma il minor numero di abitanti, che nel 2012 si attestano a 23.948, in proporzione 11.593 maschi e 12.355 femmine. C’è però da dire che dai dati a disposizione, fermi a giugno, ci sono due numeri che giocano a favore del municipio di piazza Pastrello: «In proporzione», spiega il presidente Ezio Ordigoni, «Favaro ha meno anziani delle altre municipalità e più giovani». Sono 954 i giovani fino a 24 anni, 1.019 quelli fino a 29 anni, se poi si passa alla fascia che tocca i 34, sono 1.233. Gli ultranovantenni invece sono 201, 153 femmine e 48 uomini. Dati nudi e crudi che dicono poco, specialmente se vengono inquadrati in un contesto che la dice lunga sulla perdita di residenti nella città lagunare e sul fatto che a salvare la terraferma siano comunque _ non è una news _ gli stranieri. In una città dove un terzo dei residenti sono anziani «ci difendiamo bene», dice il presidente di Favaro.
«Siamo un territorio vigoroso e pieno di energia», precisa Ordigoni, «in percentuale abbiamo più giovani, specialmente se rapportato al numero di residenti e meno persone appartenenti alla terza età tra i 65 e gli 85 anni. Non è che qui muoiano prima, intendiamoci, è che la Municipalità si è svecchiata nonostante il trend, il che mi rende orgoglioso, perché siamo un territorio che guarda al futuro».
Adesso l’obiettivo è quello di aumentare la massa critica di alcune piccole frazioni come Dese e Tessera: «Auspico che ci siano possibilità anche nelle varie località più periferiche di un giusto incremento della popolazione in modo che tutte diventino autonome nella gestione dei servizi, dalla farmacia alle scuole». E precisa: «Parlo di Dese, di Tessera e lo stesso Villaggio Laguna, dove c’è bisogno di un aumento del numero di cittadini». Un esempio: «Il by-pass di Tessera servirà proprio a questo, a creare una sorta di nuovo centro nella frazione, con la possibilità per nuovi abitanti di rimanere nel paese dove sono nati senza emigrare altrove e metter a rischio la formazione delle classi nelle scuole. Chi vuole rimanere sotto le ali dell’aeroporto può spostarsi rimanendo a Tessera, ma per fare questo servono prospettive di lavoro per i giovani, tutto ruota attorno all’occupazione». E ci sono poi il Peep di Tessera e il Piano Integrato di Campalto, che si spera venga presto attuato, dando residenza a molti.
Marta Artico
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