“50 sfumature di grigio”, nel Veneziano è assalto di teenager

MESTRE. Dalla carta alla celluloide il passo è spesso breve, specie se si parla di bestseller, ma quando sul piatto c'è uno dei fenomeni editoriali più discussi degli ultimi anni è lecito aspettarsi un lancio esplosivo. Rientra sicuramente nella categoria il film “Cinquanta sfumature di grigio”, tratto dal libro omonimo che ieri (con 24 ore di anticipo rispetto alla premiere americana) ha visto il suo debutto in Italia, comprese le sale cinematografiche del Veneziano, preparate ad accogliere un esercito di fan pronte a confrontare le pagine del romanzo con ogni singola scena proposta sul grande schermo.
Un migliaio di posti già prenotati per i primi quattro giorni di proiezioni al multisala di piazza Candiani e più di duemila tra i cinema di Marcon e Marghera restituiscono un quadro sicuramente entusiastico, complice anche la massiccia campagna promozionale legata a San Valentino e iniziata da un un paio di mesi.
Alle prime proiezioni di ieri a Mestre, comunque, è mancata l’attesa folla: niente coda di fronte alla biglietteria, nessuna orda di ragazze pronte a tutto per accaparrarsi un posto per vedere le piccanti acrobazie di mister Grey e miss Steele. Bisogna aspettare il weekend, San valentino soprattutto. Una quarantina i biglietti staccati per il primo dei sei spettacoli giornalieri, un centinaio per il secondo e qualche decina in più nei serali; le due sale destinate da Img Cinemas (le più grandi) al film tratto dal romanzo di Erika Leonard (in arte E. L. James) non sono rimaste deserte, ma trovare le poltroncine per far sedere anche gli spettatori dell'ultimo minuto non è stato un problema.
Dalla porta laterale sono usciti spettatori di ogni tipo, dalle giovani appassionate alla trilogia cartacea alle signore di mezza età incuriosite dai trailer martellanti, componendo un mosaico estremamente variegato di pubblico che non escludeva nemmeno qualche fidanzato imbarazzato. Tanti, dopo le due ore di film, sono scappati velocemente in direzione di piazza Ferretto, rifiutandosi di commentare quanto visto in sala, ma qualcuno si è sbottonato, superando l'iniziale ritrosia: «Bel film e bravi gli attori», hanno commentato quattro minorenni che, stando alle parole scherzose dei fidanzati, i tre romanzi li conoscevano a menadito. «Ma i libri sono un'altra cosa: hanno tagliato molte scene, ci saremmo aspettate di più».
Positivo comunque il giudizio sul casting, che nei mesi passati aveva fatto discutere, specialmente per la difficoltà di trovare un attore in grado di reggere il confronto con il sex simbol descritto da E. L. James. Nessuna polemica, invece, sul fronte del rispetto delle donne, altra tematica scottante, visto il rapporto di dominio che si instaura tra i due protagonisti: «La relazione non è sempre consensuale, specie nel primo libro, ma niente di drammatico», hanno tagliato corto le giovani fan.
Più insoddisfatte, invece, le spettatrici adulte: «Poca azione, per così dire», hanno chiosato all'uscita, «qualche nudo e qualche giochino erotico, ma dalle pubblicità credevamo di vedere chissà quali tabù violati». Delusione anche per la mancanza di un vero lieto fine: «Si innamorano, si divertono, ma resta tutto in sospeso». Perché vivano tutti felici e contenti, d'altronde, mancano ancora due volumi e quindi almeno altrettanti film, sempre che Hollywood non decida di trasformare l'ultimo capitolo della trilogia in due distinti appuntamenti al cinema.
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