Comprava la merce rubata Idraulico denunciato

San Stino, nella casa del 33enne a San Donà trovati televisori, computer e gioielli Si tratta in gran parte dei bottini di furti avvenuti di recente nel Veneto Orientale
FGAVAGNIN CARABINIERI san stino RECUPERO REFURTIVA RUBATA
FGAVAGNIN CARABINIERI san stino RECUPERO REFURTIVA RUBATA

SAN STINO DI LIVENZA

Quattro computer e due televisori rubati erano pronti ad essere venduti. Così come i numerosi servizi in argento tra cui vassoi, oggetti e monili preziosi. E’ stato denunciato per ricettazione dai carabinieri di Portogruaro un idraulico, M.G., 33 anni, residente in via Monte Civetta a San Donà di Piave che aveva trasformato la sua casa in un magazzino di merce rubata.

A smascherare i suoi stretti contatti con la malavita locale sono stati i carabinieri di San Stino di Livenza che durante le indagini avevano notato i viaggi anomali e clandestini di una Fiat 500 modello vecchio. L’auto faceva la spola di notte per chiudere il losco cerchio dek bottino dei furti che dalle mani dei ladri passava direttamente all’acquirente. Il 33enne poi se ne tornava con le tasche piene di soldi. L’ispezione nella casa dell’idraulico è scattata martedì mattina quando i forti sospetti dei militari di San Stino si facevano sempre più reali. I quattro computer e i due televisori sono stati ritrovati in una stanza del suo appartamento.

Erano stati rubati in due abitazioni private, una di Jesolo e l’altra di San Donà di Piave tra il 14 e il 22 gennaio scorso. Oltre al materiale informatico sono stati rinvenuti altri oggetti rubati di vario genere per il quale ci sono le indagini in corso per stabilire la provenienza. Si tratta di servizi di argenteria piuttosto costosi che nel mercato clandestino possono fruttare parecchie centinai di euro. Il sospetto attuale degli inquirenti è che questa merce rubata possa provenire da altrettanti furti messi a segno tra le abitazioni del portogruarese e sandonatese. Il giovane idraulico era già noto alle forze dell’ordine per piccoli precedenti penali. A cadere nuovamente nella rete dei carabinieri è stata la targa della sua auto che nelle immagini si vedeva benissimo. Dai dati quindi del mezzo, i militari sono giunti alla sua abitazione. L’uomo ora dovrà rispondere del reato di ricettazione e dei suoi strani rapporti con i ladri.

Nelle prossime ore, i carabinieri restituiranno la merce trovata ai legittimi proprietari che nei gironi scorsi avevano presentato denuncia contro ignoti. Nel frattempo proseguono ulteriori indagini sulla merce ritrovata nell’abitazione per stabilire la sua provenienza e implicazioni da parte dell’idraulico sul riciclo di merce rubata.

Marta Camerotto

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