Via, finalmente in piscina Per gli atleti del Nuoto Venezia ieri il primo allenamento

Apertura dalle 7 alle 8.30 per permettere poi ai ragazzi di seguire le lezioni scolastiche L’allenatore Stefano Rossi: «Tutti in ottima condizione»

MESTRE

Uno spiraglio di luce per il Nuoto Venezia: il desiderio di dimostrare che la voglia di ripartire è diventata realtà, nonostante i problemi non indifferenti legate alla chiusura delle piscine, alla normativa da seguire per la riapertura e per la ripresa degli allenamenti, a livello individuale, per arrivare a breve a riportare in vasca l’intero settore agonistico e poi l’utenza tradizionale. La breccia è stata aperta ieri mattina con il tecnico Stefano Rossi a pilotare per un’ora e mezza, dalle 7 alle 8.30, il primo allenamento della ripresa. La piscina del Centro, in via Circonvallazione, ha aperto i battenti per Davide Casarin, Giulia Salin, Anna De Feo, Elena Pravato, Letizia Memo, Irene Reato, Giulia Pavanello, Sara Scopelliti, Vittoria Nicora e Arianna Valloni. Allenamenti individuali. «Dopo due mesi senza toccare l’acqua, seguendo solo il programma a casa, ho trovato tutti in buone condizioni, superiori a quelle che erano le mie aspettative, anche se sono un po’ abituati a lavorare anche da soli”, spiega Stefano Rossi, «abbiamo deciso di programmare l’allenamento al mattino presto in quanto molti ragazzi poi devono rincasare per seguire le lezioni scolastiche. Al pomeriggio, la tabella di marcia prevede il lavoro a casa». Salin, Reato, Scopelliti e Pavanello hanno formato il quartetto che la scorsa estate ha vinto ai Criteria di Roma il titolo italiano Cadette nei 200 stile libero. Non sarà un lavoro fine a se stesso, pur non avendo idea di quando si potrà avere un calendario di appuntamenti ufficiali di gare.«Credo che un atleta debba sempre avere un obiettivo, il lavoro sarà programmato come se ci fosse una scadenza». Il Nuoto Venezia è una realtà in costante crescita nel panorama del nuoto veneto, su un gruppo base si sono aggiunti altri tasselli che hanno elevato il tasso qualitativo del gruppo, come dimostra l’ottima performance realizzata prima di Natale nella fase regionale della Coppa “Caduti di Brema” che aveva permesso alla squadra femminile di strappare la qualificazione per la finale nazionale di Serie A/2, che si sarebbe dovuta disputare a Riccione il 22 marzo. «Siamo una società in costante crescita, c’è molta passione e avevamo il desiderio di ripartire, pur sapendo che le difficoltà in questo periodo sono molteplici, soprattutto per gli impianti». La strada è stata aperta, ma si tratta solo il primo step, poi toccherà ai più giovani per arrivare alla riapertura anche all’utenza tradizionale. «Bisogna pensare in positivo e ripartire. La piscina è un ambiente sano, stiamo lavorando per renderla ancor più sicura nel rispetto della normativa, con gli adeguamenti necessari per salvaguardare la salute degli atleti. La gestione di una piscina presenta costi elevati, le spese per l’adeguamento non sono indifferenti, ma cerchiamo di dare un segnale positivo, sperando di avere anche qualche aiuto».—

Michele Contessa

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