Venezia si svolta, è l’ora delle porte girevoli Che colpaccio tra i pali: le mani su Romero

Il 34enne argentino, ex Samp e Manchester United, atteso in laguna per diventare il perno della difesa di Zanetti
Michele Contessa

/ MESTRE

Il Venezia batte il colpo portiere, ovviamente dopo aver scandagliato la lista degli svincolati. I rumors della giornata di ieri danno il Venezia vicinissimo a Sergio Romero, ex numero uno dell’Argentina e della Sampdoria, ultime sei stagioni nel Manchester United. C’è chi dà per definita la trattativa, in realtà nella sede di viale Ancona stanno facendo ancora tutte le valutazioni del caso. Per una serie di motivi: la lombosciatalgia di Luca Lezzerini ha fatto scattare il campanello d’allarme, anche il finlandese Niki Maenpaa è stato costretto al forfait alla vigilia della trasferta di Udine per lo stesso problema con Zanetti quasi obbligato a lanciare nella mischia l’ex portiere cresciuto nella Fiorentina, reduce dalla rottura del legamento crociato del ginocchio. Se arriva Sergio Romero, 34 anni, si aprirebbe comunque un “problema” nella lista, visto che il Venezia ha occupati i 17 posti dei senior, in quel caso uno dovrà uscire, e il più papabile potrebbe essere proprio Maenpaa. Portiere per portiere, quindi. Romero, e non solo. Così accanto a Sergio Romero, il più vicino alla porta arancioneroverde, si può affiancare anche il nome di Antonio Mirante, entrambi guarda caso nel mirino anche dello Spezia.

Il problema più serio è che il Venezia non può correre il rischio di dover mandare in campo in Serie A, in caso di necessità, Filippo Neri, classe 2002 portiere interessante e con un futuro promettente, arrivato a fine mercato estivo svincolato dal Livorno. Nelle ultime convocazioni, out Lezzerini dalla terza giornata a Empoli, accanto a Neri, Zanetti ha inserito come terzo portiere lo svedese Nils Arvidsson, addirittura un anno più giovane rispetto a Neri che il Venezia ha preso in prestito dall'Hensingborg per difendere la porta della Primavera. Una valutazione sui portieri il Venezia l’aveva fatta anche in estate quando negli ultimi giorni di mercato era spuntato il nome di Olsen, titolare della Svezia ed ex numero uno della Roma e del Cagliari, ultima stagione all’Everton, che poi è rimasto in Inghilterra firmando con lo Sheffield United. Romero porterebbe esperienza, e non solo per i due Mondiali (2010 e 2014 dove è stato vicecampione) disputati a difesa dell’Argentina, da sei stagioni al Manchester United, dove però ha giocato una manciata di partite (7 in Premier League), utilizzato soprattutto nelle coppe, europee e nazionali. Un’alternativa potrebbe essere il 38enne Antonio Mirante, ultime tre stagioni nella capitale con la Roma, 13 partite da titolare nella passata stagione.

Il Venezia si ritrova, più o meno, a dover fare le stesse valutazioni di inizio febbraio, dopo il grave infortunio occorso a Lezzerini nella gara di Frosinone, ritrovandosi soltanto con Pomini, alle soglie dei 40 anni, e il giovane moldavo Lazar, classe 2004. Nove mesi fa il tandem Collauto-Poggi pescò nella lista dei portieri svincolati Maenpaa, partito come cambio di Pomini e poi titolare inamovibile a partire dalla gara contro la Spal, disimpegnandosi egregiamente tanto che a fine stagione il Venezia gli ha rinnovato il contratto per due anni.

Dal campo, lavoro ancora differenziato per Haps e Modolo, sulla strada di essere disponibili per la Fiorentina, Sigurdsson si sta invece allenando da giorni con la squadra. —

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