«Venezia, quattro gol li avevo segnati solo in allenamento»

Calcio Seconda Divisione. D’Appolonia racconta il suo fantastico poker realizzato a Fano: «Sensazioni pazzesche»
fano venezia gol d appolonia
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MESTRE.. «Quattro gol? In allenamento forse. Ride Davide D’Appolonia, ventenne attaccante del Venezia, grande mattatore nell’incredibile ping-pong di Fano che ha firmato un poker di reti difficilmente realizzabile all’interno di una sola partita. Dieci reti in campionato, niente male per un giocatore partito in sordina per il ritiro di Pieve di Cadore diventato una splendida realtà.

«Dieci reti erano impensabili non sono in estate, ma anche fino a domenica mattina», osserva sorridendo D’Appolonia, «ci tenevo a ritornare a segnare, visto che non ci riuscivo dalla partita con la Pro Patria. Inoltre avvertivo il peso di una maggior responsabilità non essendoci né Godeas né Bocalon. Finora ero riuscito a segnare tre gol in una partita, ma nelle giovanili. Farne addirittura quattro in Seconda Divisone Divisione, ha un peso particolare».

Chissà quanti osservatori avranno aggiunto da domenica sera il nome di Davide D’Appolonia. «Non ci penso nemmeno un secondo, la stagione non è ancora terminata, il più bello deve ancora arrivare». Quattro reti con gli assist di Maracchi (2), Lauria e Cabeccia. «Il più bello è stato il primo, su lancio di Lauria: il mio controllore non è riuscito a intervenire e mi è riuscito il “cucchiaio” al portiere, ma anche il quarto non è stato semplice. Eravamo in svantaggio e si andava verso l’ultima parte della partita, le forze non erano più quelle del primo minuto».

Una partita incredibile. «Mi è venuto in mente il 4-4 interno con il Bellaria». Quel giorno D’Appolonia realizzò una doppietta, a Fano a raddoppiato il bottino. Finale un po’ teso in casa D’Appolonia. «Sono andato a salutare i miei in tribuna, qualche tifoso del Fano ha poi riconosciuto mio fratello e lo ha circondato. Qualche attimo di tensione, ma niente di particolare. Io sono ritornato a casa con i miei, ma so che anche il pullman della squadra è stato scortato fino all’autostrada». Domenica il big-match con il Savona con un orecchio a Casale, dove sarà impegnata la Pro Patria. «Sappiamo che sarà difficile che i bustocchi perdano, ma noi dobbiamo solo vincere. C’è già il rimpianto dei due punti lasciati alla Giacomense dieci giorni fa, sarebbe pazzesco se la Pro Patria perdesse e noi non riuscissimo a operare l’aggancio-promozione. I tre punti sono ugualmente importanti perché ci consentirebbero di partire in pole position nella griglia di partenza dei playoff con la possibilità di andare in Prima Divisione anche con quattro pareggi». Realismo e rimpianti alla vigilia dell’ultimo turno? «Per i punti lasciati per strada, qualche rammarico esiste, ma dobbiamo essere anche orgogliosi di poter disputare quanto meno i playoff ricordando quanti problemi abbiamo dovuto superare nel corso della stagione e quanto lontani eravamo dai playoff quando è arrivato Sottili». Quattro gol impongono un “dazio” nello spogliatoio. «C’è qualche mio compagno in arretrato», ammette ridendo il giovane bomber arancioneroverde, «il mio turno sarà la prossima settimana». E chissà che non possa festeggiare il colpo grosso.

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