Venezia, Niederauer manda il suo messaggio «Restiamo in B e facciamo il nuovo stadio»

Michele Contessa / MESTRE
Avrebbe dovuto ritornare a Venezia in questi giorni per assistere da presidente alla prima partita del Venezia calcio, presentarsi ufficialmente ai tifosi dopo la nomina avvenuta il 18 febbraio e illustrare i progetti per il futuro del club.
L’esplosione della pandemia ha scombussolato i piani anche di Duncan Niederauer che ha dovuto posticipare a data da destinarsi il ritorno in laguna. Il nuovo presidente arancioneroverde ha voluto comunque far sentire la sua “voce” anche da oltreoceano, a cominciare da quanto potrà accadere al Venezia dopo il 30 giugno.
«In questo momento è difficile ipotizzare cosa succederà dopo il primo luglio. Dobbiamo ancora capire se e quando riprenderanno i campionati», ha sottolineato Duncan Niederauer, «e, qualora avvenga, con quali tempi. Posso dire che stiamo portando avanti sia il progetto sportivo che quello imprenditoriale perché sono interconnessi. Per quanto riguarda la società, abbiamo stabilizzato il club e la situazione finanziaria per questa stagione e stiamo lavorando attivamente al piano aziendale per la prossima. Per quanto riguarda il progetto immobiliare, che ha al centro il nuovo stadio, sarebbe importante collaborare con un gruppo italiano. Noi siamo pronti a rimanere molto coinvolti, se un gruppo di investitori americani, come il nostro, trovasse un partner locale, credo che le probabilità di successo aumenterebbero notevolmente. Dal momento che si parla di progetti importanti, è chiaro che la permanenza in Serie B diventi essenziale».
Duncan Niederauer è entrato da qualche anno nel pool di imprenditori che pilotano le sorti del Venezia.
«Ho deciso di prendere parte a questo progetto perché credo che abbia un grande potenziale e Venezia è la mia città al mondo preferita. Ho guidato il piccolo gruppo di investitori che erano già coinvolti nella società e insieme si è deciso di fare questo investimento aggiuntivo nella speranza di portare il progetto a compimento. Di fronte a questo sforzo, abbiamo chiesto di apportare alcune modifiche e, a quel punto, è stato necessario nominare un nuovo presidente: la scelta è caduta sul sottoscritto perché, tra gli investitori americani, sono quello che trascorre più tempo in Italia, sono l’unico con un codice fiscale e avevo già avuto rapporti con il sindaco Luigi Brugnaro e altre figure istituzionali».
Con Duncan Niederauer presidente, Joe Tacopina è diventato presidente onorario e tutte le quote del club sono adesso in mano alla VFC Newco 2020 LLC.
«La stagione attuale ha presentato momenti di successo e altri di delusione, ma siamo fiduciosi per il futuro nel lavoro del direttore sportivo Lupo e del tecnico Dionisi».
Niederauer è un nome di spicco della finanza americana.
«Le mia esperienza come manager riguarda principalmente l’area dei servizi finanziari, quella più recente mi ha visto a capo della borsa di New York, quindi questa esperienza per me è una novità. Avrò anche bisogno di una mano per gestire il club in maniera efficace. La leadership e il consiglio di amministrazione dovrebbero avere una componente più italiana e veneziana: è quanto mi auspico attraverso l’arrivo di nuovi investitori».
Il pool americano sta lavorando anche negli Stati Uniti.
«Stiamo parlando con potenziali parti interessate a investire nel club, ma in questo momento, anche a causa della situazione di emergenza che stiamo vivendo, molte situazioni sono in sospeso, anche se rimango in costante comunicazione con le parti interessate».
Niederauer sta cercando di rimanere in contatto con dirigenti, staff e giocatori anche da lontano.
«Ho parlato un paio di volte con la squadra, la prima durante la mia breve permanenza in Italia, la seconda in videoconferenza prima della gara casalinga contro il Cosenza. Sento ogni giorno il direttore sportivo Lupo che mi aggiorna in tempo reale sulle decisioni prese dall’area tecnica».
La ripresa del campionato è ancora dentro a una nebulosa.
«Guardando quanto sta accadendo, una ripresa sembra difficile. Non abbiamo idea di quando la situazione sanitaria inizierà a migliorare. Se e quando accadrà, comunque, dovrà avvenire in totale sicurezza, senza alcun rischio». —
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